mercoledì 30 aprile 2025

Reggia di Caserta - Parco Reale

mercoledì 30 aprile 2025 - Sensi e Sensazioni 

La Reggia di Caserta, Patrimonio UNESCO dal 1999, è, per volume, la residenza reale più grande al mondo. Progettata nella seconda metà del diciottesimo secolo. Il Parco Reale e la Reggia di Caserta furono commissionati all’architetto Luigi Vanvitelli da Carlo di Borbone, re di Napoli e di Sicilia. 

Così, con i suoi parterre, viali, boschi e laghi artificiali il giardino della Reggia di Caserta rispecchia perfettamente lo stile dei giardini dell’epoca. Ideati per affascinare i visitatori con i giochi cromatici e di prospettiva.


 

martedì 29 aprile 2025

Reggia di Caserta - Palazzo Reale

mercoledì 30 aprile 2025 - Sensi e Sensazioni 

Il sogno di re Carlo di Borbone si concretizzò grazie all’estro di un architetto geniale: Luigi Vanvitelli. A lui re Carlo affidò il compito di costruire una residenza reale che testimoniasse in tutto il mondo la grandezza e il potere del regno borbonico. 

La costruzione del Palazzo Reale, iniziata il 20 gennaio 1752, richiese venti anni di lavori e la fatica di migliaia di operai, con una spesa esorbitante che ai primi anni dell’Ottocento ammontava a 4.480.651 ducati. 

Quando Luigi Vanvitelli morì, nel 1773, il Palazzo era ormai terminato, ma le sale erano vuote e spoglie. La decorazione e l’arredamento degli Appartamenti Reali si protrasse per tutta la prima metà dell’Ottocento, sotto la guida di Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, e di altri architetti che si avvicendarono nel grande cantiere della Reggia di Caserta. 

Le difficoltà economiche del Regno dopo la partenza di Carlo di Borbone per la Spagna costrinsero i successori di Luigi Vanvitelli a ridimensionare l’ambizioso progetto originario. 

Nonostante queste modifiche, il Palazzo Reale di Caserta si impose tra le dimore reali più prestigiose d’Europa, sintesi perfetta di tutte le arti: architettura, pittura, scultura, arti decorative e persino musica, con la creazione del Teatro di Corte. 


 

 

 

 

 

 


Agropoli - Salerno

martedì 29 aprile 2025 - Sensi e Sensazioni 

Agropoli è un borgo cilentano in provincia di Salerno, il cui nome deriva dal greco e significa “città alta” per la sua posizione arroccata su di un promontorio. Agropoli è una città ricca di storia, a partire dall’epoca greco-romana, passando per la dominazione barbara, bizantina e saracena, fino al potere dei vescovi che durò per tutto il Medioevo. Dal Quattrocento all’Ottocento si intervallarono diverse casate, fino alla nascita del Regno d’Italia. 

Il borgo di Agropoli conserva il suo antico centro storico e parte della cinta muraria. L’entrata al borgo passa dal centro storico e dalla salita degli “scaloni”, una scalinata protetta da un muro caratterizzato da merli che richiamano quelli della porta. 

La porta di ingresso va ad integrarsi con le mura del Castello. Sulla sommità della porta si trova lo stemma dei Duchi Delli Monti Sanfelice, gli ultimi duchi al cui feudo apparteneva la città. 

Il Castello Angioino Aragonese è situato sulla sommità dell’antico centro storico e da qui è possibile ammirare un’incantevole vista, una vista che lasciò stupefatto anche Ungaretti che parla di Agropoli nella terza parte del suo “Il deserto e dopo”, intitolata “Mezzogiorno”. 

Il Faro Punta Fortino è perfettamente attivo. La torre del 1929 in stile veneziano, s’innalza per 10 metri e si trova laddove la cinta muraria termina con uno strapiombo sul mare chiamato “La Rupe”. 

Nelle vicinanze del Castello sorge la Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo e ha origini molto antiche. 

La Chiesa Santa Maria di Costantinopoli fu edificata nel corso del Cinquecento; la tradizione narra di una statua della Madonna che fu ritrovata in mare. La statua vede Maria reggere il bambino con il braccio sinistro, come vuole l’iconografia bizantina.