lunedì 7 giugno – Il mio Cammino
Da Ristorante Poli a Agriturismo La Castellana
Dopo la pioggia caduta sulle nostre spalle incontrando due temporaloni e tutta la notte all’insegna di acqua a catinelle, ci decidiamo a chiedere un passaggio a Michele, titolare dell’albergo, che nel suo giro di consegna zaini dei pellegrini, carica anche noi sino al Cimitero Militare Germanico, al passo della Futa.
Il tempo sembra reggere e così ci dedichiamo curiosi, ma con tristezza, alla visita di quest’opera monumentale, segno del delirio umano della Seconda Guerra Mondiale e di quanti giovani persero la vita.
Riprendiamo poi, sotto una leggera pioggerella, il nostro cammino; superato il piazzale siamo alla rotonda del Passo della Futa e dopo pochi metri a sinistra incontriamo il cartello “Santa Lucia – Monte di Fo’”. Imbocchiamo il sentiero e proseguiamo nel bosco salendo fino a incontrare l’indicazione Osteria Bruciata, via Paracchia. Siamo ancora nel bosco e ci godiamo tutta l’umidità del luogo dopo il temporale! Facciamo molta attenzione perché il sentiero è molto stretto e il terreno assai scivoloso.
Arriviamo a un grande spiazzo: è l’antico Passo dell’Osteria Bruciata. Qui un tempo, narra la leggenda, sorgeva una locanda rinomata per i suoi piatti di carne "umana" cucinati dal proprietario dopo aver derubato ed ucciso i suoi ospiti. Dopo una breve sosta a rimirare la flora locale e ad asciugarsi al sole appena rispuntato, seguiamo la direzione per Sant’Agata. Sorpassiamo alcuni ruderi di case diroccate e, cammina cammina, ci ritroviamo a Sant’Agata del Mugello dove presso il B&B La Castellana, troviamo riparo per la notte, mentre per la cena, abbiamo passato una bella serata alla locanda Osteriola con la squisita gentilezza della proprietaria che ci ha servito delle ottime pietanze e dei superlativi dolci.
I chilometri fatti in giornata sono stati 20,6.
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