sabato 12 giugno 2021

La Rotonda, villa palladiana

sabato 12 giugno 2021 – Sensi e Sensazioni 

Siamo a Vicenza per visitare il capolavoro assoluto di Andrea Palladio 

La Rotonda è l’esito felice dell’incontro tra il genio di Andrea Palladio, architetto all’apice della carriera, e il nobile vicentino Paolo Almerico (1514-1589), uomo colto, ambizioso e altero. Quest’ultimo era un ecclesiastico con incarico papale di referendario apostolico che si ritirò a vita privata nella sua città natale. Nel 1565 affidò a Palladio il progetto per la sua nuova dimora sopra un colle alle porte di Vicenza, un rifugio bucolico dove trascorrere gli ultimi anni della propria vita lontano dall’ostilità dell’aristocrazia cittadina, ma allo stesso tempo un luogo di rappresentanza in posizione ben visibile. 

Goethe in visita alla Rotonda nel 1786 sottolineò l’eccentricità di questo progetto architettonico rispetto alle altre ville palladiane. Gli spazi interni, infatti, sono organizzati in funzione di una persona sola, così come i rapporti geometrici e i riferimenti simbolici sono una continua celebrazione del suo committente. la Rotonda fonde in sé le funzioni agricole di una villa rurale veneta e la dimensione sacrale di un tempio pagano o cristiano al cui centro si trova l’uomo del Cinquecento. Una villa-tempio, dunque, dove l’Antichità incontra le aspirazioni del nobile rinascimentale e dove, come un microcosmo, si manifestano le forze cosmiche e naturali. 

Né Palladio né Almerico videro la Rotonda completata: alla morte dell’architetto nel 1580 subentrò nella direzione del cantiere Vincenzo Scamozzi (1548-1616), suo discepolo e progettista raffinato. Sua è l’aggiunta della lunga barchessa lungo il viale di accesso alla villa e il completamento della cupola, non più semisferica come nel progetto palladiano, bensì con una volta ribassata con oculo centrale ispirata al Pantheon di Roma. 



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