giovedì 23 luglio 2020

Urbino, città di Raffaello, cielo degli aquiloni

giovedì 23 luglio 2020 – Marche, da scoprire all’infinito


“Urbino è una città di luce, è l’unica città ideale che esiste anche nella realtà. A Urbino, un uomo straordinario ha avuto l’idea che è diventata una serie di stanze, di ambienti, di decorazioni, di stucchi, di dipinti. E anche se tu arriverai di notte, a Urbino sentirai le voci amiche di quelli che qui hanno trovato la loro anima. D’Annunzio parlava di di città del silenzio. Urbino è invece una città piena di voci, è la città dell’anima.. Qui il sogno è realtà, l’ideale è reale, qui ognuno ritrova se stesso. A Urbino puoi incontrare persone che camminano e stanno cercando come te la propria anima”. Vittorio Sgarbi
In piazza della Repubblica, ampliata negli anni trenta del XIX secolo, si affacciano il Palazzo Nuovo Albani, il Palazzo del Collegio Raffaello, sede del Museo della Scienza e della Tecnica e la Fontana ottagonale disegnata da Diomede Catalucci nel 1908.





Il Palazzo Ducale è uno dei più interessanti esempi architettonici e artistici del Rinascimento italiano ed è sede della Galleria nazionale delle Marche. Si trova al centro del borgo storico, fiancheggiato da altri monumenti come la cattedrale e il Teatro Sanzio. È una piccola città fortificata voluta da Federico da Montefeltro e fatta costruire dal 1444, per superare in bellezza tutte le altre residenze principesche d’Italia. Voleva trasformare Urbino nella “Città ideale” con il palazzo come espressione più elevata, per contrastare i Medici di Firenze suoi acerrimi nemici





Se vi trovate alla base dei Torricini, le due torri, il muro semicircolare con le due colonne laterali riserva una vera sorpresa: posizionatevi con un amico ai bordi e scoprirete che, nonostante la distanza, se uno dei due bisbiglierà rivolto verso il muro, l’altro lo udirà perfettamente, come se lo avesse a fianco. Quella era infatti la posizione delle guardie, che da lì potevano dominare tutta la valle e sorvegliare che non arrivassero nemici. Il sistema acustico era pensato per permettere loro di parlare e trasmettere ordini in segreto.





Il Duomo, in piazza Duca Federico, consacrato a Maria Vergine Assunta in cielo, venne edificato intorno al 1021, nel XV secolo, Federico da Montefeltro ne ordinò la ricostruzione su un progetto attribuito all’architetto Francesco di Giorgio Martini, in quegli anni al servizio del Duca. Nel 1604, i lavori si conclusero con la realizzazione della cupola disegnata da Muzio Oddi. La cattedrale fu però gravemente danneggiata dal terremoto del 1781 e i restauri non furono incisivi, tanto che nel 1789, la cupola crollò sprofondando fino ai sotterranei. Per la terza Cattedrale, ovvero quella visibile ancora oggi, gli urbinati si misero nelle mani dell’architetto romano Giuseppe Valadier che adottò uno stile neoclassico ed eresse il solenne edificio su pianta a croce latina, con tre navate bianche coperte da volta a botte, e una maestosa cupola cassettonata all’incrocio del transetto. Della facciata si occupò invece Camillo Morigia su commissione dell’arcivescovo Domenico Monti. Tra le opere d'arte, la bellissima Ultima Cena (1608) di Federico Barocci, un'Assunta di Carlo Maratta (1707 circa) e la Natività della Vergine di Carlo Cignani (1708). Sotto al frontone è leggibile l’iscrizione “Studiorum Universitati Fastigium”, ringraziamento all’Università che aveva finanziato i lavori del tetto.



Percorrendo l’omonima via Raffaello, situata nel quartiere artigiano, si trova la Casa Natale del grande pittore ove nacque il 28 marzo 1483 e passò la sua infanzia formandosi nella bottega del padre, artista alla corte di Federico da Montefeltro.






Per vedere Urbino dal punto panoramico più perfetto, dovete assolutamente andare alla Fortezza Albornoz , chiamata anche la terrazza verde. Da qui il palazzo di Federico, le innumerevoli vie e piazze e i campanili delle chiese sono racchiusi in una “Dolce Vista” che sconfina oltre sino ai colli che cingono la città.







La Chiesa di San Domenico costruita per volontà della Comunità Domenicana, nel XIV secolo, venne completamente restaurata nel XVIII secolo.



Il Teatro Sanzio, progettato da Vincenzo Ghinelli e inaugurato nel 1853, fu restaurato da Giancarlo De Carlo tra il 1970 e il 1983.



Passeggiando per le vie di Urbino….















    










Nessun commento:

Posta un commento