domenica 15 luglio 2012

Trabucchi d’Illasi e Gianni Minà

domenica 15 luglio 2012 - Sensi e Sensazioni

In una cornice di vigne e olivi, all’ombra di bianche ed enormi lenzuola rincorse dal vento come vele spiegate, si è tenuta la sesta edizione del premio “Trabucchi d’Illasi alla Passione Civile”.

La perfetta organizzazione si nota da subito, quando incontri i due bus-navetta che trasportano gli ospiti dalla chiesa del capoluogo sino alla località Monte Tenda, sede della tenuta vitivinicola della famiglia.

Grandi nomi ha saputo riunire Trabucchi! Un parterre di sinistra come è difficile incontrare anche ai comizi del Pd e un pubblico che supera senz’altro le 500 unità che applaude a qualsiasi cosa avvenga sul palco, come neanche alle convention del Pdl o ai raduni della Lega.
Gli interventi, tutti di ottima levatura, dimostrano che le idee di sinistra come le vorremmo noi, non mancano e vengono presentate con quell’ impronta che ti fa sognare veramente un’Italia migliore.  

Il padrone di casa, con le sue riflessioni, ci fa capire quanto avrebbe potuto dare ancora alla comunità di Illasi e non solo. Spazia dall’economia agli sprechi, dalla cultura alle competenze nella scuola, laboratorio di crescita della coscienza civile, con giuste accuse ad una classe politica che ormai non rispecchia più quelle che sono le esigenze del popolo.

Ed eccolo Gianni Minà, il premiato di questa edizione, accolto con una commovente standing ovation a tributo di una vita e del “suo impegno di scrittore e giornalista è cercare di far conoscere, contro ogni ignoranza e pregiudizio, la realtà di un mondo, quello latinoamericano, che sta cambiando e proponendo novità politiche, a differenza dello stanco e ipocrita mondo occidentale”.

L’incarico dell’intervista viene lasciato alla dissacrante verve di Massimo Cirri, psicologo e famoso conduttore radiofonico di Caterpillar, che tocca, senza fatica, anche le vette dell’humor, tra applausi e risate.

Poi è la volta del genio di Ascanio Celestini che ci fa riflettere con il famoso monologo accusatorio “Cari compagni, care compagne, Gramsci farebbe così”.

E poi gli altri in cronaca, tutti personaggi eccellenti che l’anfitrione è riuscito a radunare a Illasi, in una sola giornata, quanto sarebbe difficile per Colognola in un anno e per Caldiero in vent'anni di attività culturale.






Volevano zittirlo, ma non ce l’hanno fatta perché Gianni Minà è uno di quei giornalisti sostenitori della più grande verità etica, secondo cui la relazione dialettica tra il dovere di informare e la necessità di essere informati genera il diritto alla conoscenza. E in questo diritto la neutralità non esiste.
(Luis Sepùlveda)




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