giovedì 5 luglio 2012 - Andiamo al Cinema
(olgadik) Un capriccio d’autore, un gioco a montare e smontare il passato nel presente e viceversa, ma soprattutto un omaggio amoroso alla città di Parigi. Esso inizia dalle immagini mute delle sequenze iniziali per continuare in quelle in notturna e culminare nel ricordo di ciò che la città ha significato per alcuni intellettuali americani. Il tutto condito da alcune battute alla sua inconfondibile maniera e spruzzato dalla malinconia da età non più giovane e da un saggio empirismo che accompagna gli ultimi lavori del regista.
(olgadik) Un capriccio d’autore, un gioco a montare e smontare il passato nel presente e viceversa, ma soprattutto un omaggio amoroso alla città di Parigi. Esso inizia dalle immagini mute delle sequenze iniziali per continuare in quelle in notturna e culminare nel ricordo di ciò che la città ha significato per alcuni intellettuali americani. Il tutto condito da alcune battute alla sua inconfondibile maniera e spruzzato dalla malinconia da età non più giovane e da un saggio empirismo che accompagna gli ultimi lavori del regista.
La frase celebre:
"Non scrivi mai bene se hai paura della morte. Io penso che l'amore vero, autentico, crei una tregua dalla morte... la vigliaccheria deriva dal non amare o dall'amare male e quando un uomo vero e coraggioso guarda la morte dritta in faccia come certi cacciatori di rinoceronti è perchè ama davvero con passione da fugare la morte dalla sua mente!" (Ernest)
"Non scrivi mai bene se hai paura della morte. Io penso che l'amore vero, autentico, crei una tregua dalla morte... la vigliaccheria deriva dal non amare o dall'amare male e quando un uomo vero e coraggioso guarda la morte dritta in faccia come certi cacciatori di rinoceronti è perchè ama davvero con passione da fugare la morte dalla sua mente!" (Ernest)
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