venerdì 24 marzo 2017

Valeria e Festa del papà

sabato 18 marzo 2017 - Sensi e Sensazioni

Cosa può voler di più un papà, di una particolare e splendida giornata, trascorsa con la propria figlia, nella cornice di una città meravigliosa!




Catapultati su Italo delle 18:17 siamo a Firenze alle 19:44 e subito a conoscere Raoul, amico di Paolo e ormai diventato anche nostro, all’hotel Cantoria di via Nazionale. 

Il tempo per i convenevoli e di lasciare il trolley e ci buttiamo in piazza del Mercato centrale, che alla sera prende vita, per sederci in una favolosa stanza del ristorante ZàZà ad assaporare il desiderata di una “comesideve” fiorentina accompagnata da un discreto chianti classico.



Verso le 23:00 siamo nel centro storico, che l’ora fatale vede brulicare di giovani e turisti.


Sveglia e colazione verso le 9:30 per poi riversarci tra le bancarelle del mercato a curiosare come turisti della domenica. Ci attende una giornata intensa tra le vie e i vicoli della capitale, ma siamo pronti a scarpinare per i “fondamentali” che Valeria ancora deve assimilare.







Pronti per riversarci a gustare il famoso panino da “alll’antico vinaio” in via dei Neri, costatoci fatica e sudore in una coda di circa un’ora.


Appuntamento alle 14:30 con la cultura: profonda immersione nelle meravigliose opere e monumenti conservati in Santa Croce, dove ho potuto far bella figura come cicerone innamorato sia della basilica che della mia accompagnatrice.


Oltre due ore, forse poche, per incontrare i grandi uomini che hanno fatto la storia di Firenze e dell’Italia e che il mondo ci invidia e poi a lottare con i trigliceridi, con gli squisiti Cantucci, nelle varianti una migliore dell’altra, al laboratorio di pasticceria “il Cantuccio di San Lorenzo”.

Su e giù per le vie del centro a scattare foto, aspettando l’incontro col tramonto dalle sponde dell’Arno e la dolce sorpresa del gelato squisito nei vari gusti originali, a “la Carraia” una gelateria eccellente.





Come tutte le cose belle, anche la giornata volge al termine. Abbiamo ancora il tempo di passare dal Mercato Centrale, per una breve visita a quel centro alimentare e una degustazione di prodotti.

Un saluto al gentilissimo e ormai amico Raoul per poi risalire sul treno verso casa.

Arrivederci Firenze, con la promessa di un ritorno per un più tranquillo e approfondito incontro.



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