mercoledì 23 novembre 2011

Italiani brava gente

mercoledi 23 novembre 2011

Sento il dovere di prendere anch’io posizione riguardo a quanto Napolitano ha definito: “un’assurdità e una follia che dei bambini nati in Italia, non diventino italiani. Non viene riconosciuto loro un diritto fondamentale”. Credevo che tale principio sarebbe stato sostenuto dalla maggior parte degli italiani, perchè una lunga storia di cattolicesimo, di emigrazione e di guerre ci ha accompagnato nella nostra crescita democratica, culturale e soprattutto morale, ma forse mi sbagliavo e mi sto sbagliando quando incontro le dichiarazioni dei maggiori rappresentanti di un partito con cui condivido solo il suolo di appartenenza, che dichiara con Calderoli: “faremo barricate in Parlamento e nelle piazze”, a dimostrazione che è facile fare la battaglia per il “Crocifisso nelle aule” e non concepire come ingiustizia assurda che chi nasce in Italia da immigrati regolari rimanga per tredici anni, privo di cittadinanza italiana o come ingiustizia assurda che chi arriva in Italia da neonato, debba attendere ventun anni per chiedere (e non è detto ottenga) la cittadinanza italiana. Forse qualcuno li considera solo punti di vista, ma dovrebbero essere invece, punti fondamentali perchè senza questi ragazzi il nostro Paese avrà un futuro decisamente più vecchio, con sempre minore capacità di sviluppo, ma soprattutto non riusciremo mai a riconoscere il nostro fratello “diverso”.
valter niselli

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