domenica 5 marzo 2023

Avesa e Grotte

domenica 5 marzo 2023 – Sensi e Sensazioni 

Frazione di Verona dalla fine degli anni venti, Avesa era prima comune autonomo. Le caratteristiche vie del borgo, antiche strade pittoresche, conservano pressochè intatti i valori architettonici e ambientali.

Prendendo Via Ongarine, a circa quindici minuti di tornanti abbastanza impegnativi, si arriva a questo grande complesso di grotte o per meglio dire di cave, affascinanti e suggestive, dovute all'intensa attività estrattiva svolta lungo i secoli. Moltissimi edifici di varie città e di Verona, fra cui le più belle chiese romaniche, sono costruiti con questo materiale lapideo. 

La "Pietra Galina" in particolare, di facile lavorabilità e docile allo scalpello, veniva richiesta dai laboratori di Pietrasanta (Versilia), da dove veniva esportata in America e trasformata in prodotti artistici. All'inaugurazione della Statua della Libertà di New York, il 28 ottobre 1886, erano presenti anche gli avesani.

A una cava è legato un aneddoto di Avesa che è anche motivo per cui a Verona è stata concessa la medaglia d’oro al valore militare. Era la sera del 25 aprile 1945 quando don Giuseppe Graziani, cappellano militare e curato del paese di Avesa, venne a conoscenza dell’imminente piano tedesco che prevedeva la detonazione del materiale bellico, stipato nella cava, affinché non finisse in mano agli Alleati. Dopo una lunga trattativa, il sacerdote ottenne dal Comando tedesco il permesso di svuotare la Polveriera sino, e non oltre, al sorgere del sole. E fu così che donne, uomini e bambini si prodigarono, a rischio della propria vita, nell’audace impresa che, a seguito dell’esplosione avvenuta alle 6.30 del mattino seguente, costò la vita a otto persone.




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