sabato 26 novembre 2022

Avesa e Camaldola

sabato 26 novembre – Sensi e Sensazioni 

Questa chiesetta a nome di Santa Maria, in Avesa (VR), fu edificata dai Camaldolesi nei primi anni del XIII secolo e l’edificio è ricordato in un documento del 1207 da Papa Innocenzo III e in un altro a firma dell’imperatore Ottone IV. A lato della chiesetta venne ben presto edificato un convento camaldolese.

Dal 1418 la chiesetta e il convento vennero assorbiti da un altro monastero camaldolese, quello di San Salvatore in Corte Regia e nel 1513 venne unito a quello di S. Michele di Murano. L’evento è ricordato da una iscrizione incisa sull’architrave della chiesa, il cui testo recita: “T[EMPLUM] DEIPERAE MARIAE VIRGINI SACRUM SUB D[IVI] ARCHAN[GELI] MICHAELIS MONACHORUMQUE IPSIUS COENOBII MURIANI CAMAL[DULENSIS] ORDINIS TUTELLA”. 

La realizzazione del portale d’ingresso risale al periodo compreso tra il 1562 e il 1576 e il restauro dell’intero bene con il recupero delle superfici affrescate del XIV secolo, risale al 1989. 

La facciata è a capanna con orientamento a ponente. Al centro, preceduto da una bassa scalinata, si apre il portale d’ingresso rinascimentale, protetto da un timpano schiacciato, retto da mensolette modanate. Più in alto una monofora ogivale illumina l’interno. Sopra di essa è murata una patera quadrata raffigurante un agnello. Sul vertice sommitale campeggia una minuta croce di ferro.


 

 

 

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