giovedì 8 aprile 2021

Le battaglie di Caldiero

giovedì 8 aprile 2021 - Sensi e Sensazioni

Quando il Direttorio - l'organo politico-istituzionale, al vertice delle istituzioni francesi nell'ultima parte della Rivoluzione Francese, istituito come potere esecutivo dalla Costituzione (22 agosto 1795) -, decide una politica estera incentrata sulla guerra per la conquista dell’Austria, invia le truppe in tre direttrici: due che puntano su Vienna e la terza, affidata a Napoleone, diretta invece in Italia con lo scopo di distrarre l’avanzata verso la capitale austriaca. 

 
Grazie all’abile strategia militare, Napoleone, già nella Prima Campagna d’Italia, con l'armistizio di Cherasco, costringe Vittorio Amedeo III di Savoia alla cessione alla Francia di Nizza e la Savoia. Il 10 maggio 1796 sbaraglia l'ultima difesa austriaca nella battaglia al Ponte di Lodi e il 15 maggio dello stesso anno entra in Milano. Dopo ulteriori scontri parziali con le forze armate austriache, è il 5 agosto, nella battaglia di Castiglione delle Stiviere, la prima grande battaglia direttamente condotta da Napoleone. Sebbene non definitiva, la sconfitta è pesantissima per l'esercito austriaco che, viene in seguito battuto a Bassano, Arcole e infine, a Rivoli. 

Nel contesto del conflitto franco-asburgico, il territorio di Caldiero assume un ruolo importante per le varie battaglie che lo coinvolgono: 

12 novembre 1796. Una sconfitta durante la Guerra della Prima Coalizione delle forze francesi sotto il comando di Napoleone Bonaparte da parte dell’esercito asburgico guidato dal Feldzeugmeister Alvinczy. L'11 novembre le avanguardie di Alvinczy erano entrate in Caldiero, convinte che Verona fosse stata evacuata, ma vennero fermate dalle forze francesi di Masséna e Augereau che le spinsero a nord di Caldiero. Bonaparte decise allora di attaccare gli austriaci il giorno seguente, ma le postazioni austriache resistettero e ricacciarono i francesi a Verona entro il calar della notte. Bonaparte prese in considerazione la ritirata, ma le esitazioni del nemico lo convinsero ad attaccarlo nuovamente, avendone ragione, dal 15 novembre al 17 novembre ad Arcole. 

30 ottobre 1805. Guerra della Terza Coalizione. Il maresciallo di Francia Andrea Massena alla testa di circa 37.000 francesi, affrontò un esercito austriaco forte di ben 50.000 uomini, guidato dall'Arciduca Carlo, posizionato a Caldiero e sulle colline circostanti. Massena attaccò e prese le colline, mentre il villaggio resistette sino a sera. Nel corso della notte l'Arciduca Carlo fece muovere salmerie ed artiglieria, lasciando a coprire la ritirata circa 5.000 uomini, al comando del generale Hillinger che vennero catturati il giorno successivo. Circa 3.000 fra morti e feriti e oltre 8.000 prigionieri austriaci, contro circa 4.000 morti e feriti da parte francese. 

Dal 27 al 30 aprile 1809. Nella battaglia di Caldiero o battaglia di Soave o battaglia di Castelcerino, un esercito austriaco guidato dall'arciduca Giovanni d'Austria si difese contro un esercito franco-italiano guidato da Eugène de Beauharnais, viceré del Regno d'Italia. Gli austriaci in inferiorità numerica riuscirono a respingere con successo gli attacchi dei loro nemici in schermaglie a San Bonifacio, Soave e Castelcerino prima di ritirarsi verso est. Lo scontro avvenne durante la Guerra della Quinta Coalizione. 

15 novembre 1813. Un esercito francese comandato da Eugène de Beauharnais, viceré del Regno napoleonico d'Italia, si oppone a un esercito dell'Impero austriaco guidato da Johann von Hiller e gli infligge una sconfitta, ricacciandolo da Caldiero verso Soave. Siamo in piena Guerra della Sesta Coalizione.

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