domenica 17 marzo 2024

Francigena - da Buonconvento a San Quirico d’Orcia

domenica 17 marzo 2024 – Il mio Cammino 

Dopo l’estenuante prima tappa e una sostanziosa colazione, siamo pronti alle 10,00 a iniziare la nostra giornata di cammino. Usciamo dal borgo, incontriamo ancora la Cassia e poi svoltiamo per Montalcino. Si gira verso il Castello Altesi, situato su una collina. All'inizio del Trecento, l'Ospedale di Santa Maria della Scala possedeva già vari beni: terreni e immobili in località Altesi. Il castello fu costruito nel XV secolo, come attestano le originali bifore e la struttura planimetrica, fu occupato dalle truppe spagnole capitanate da Don Alvaro di Sande, durante la Repubblica di Siena in Montalcino, come attestano le cronache del 1556. La struttura a pianta quadrangolare si presenta come una robusta e articolata costruzione difensiva con l'alta base a scarpa e i torrioni angolari. Infine, di fronte all'ingresso principale troviamo una piccola cappella in laterizio.

Attraversiamo i vigneti dell’Azienda Caparzo, seguendo le indicazioni “’Eroica” ed eccoci in vista del Poggio Torrenieri. I fabbricati di questa collina sono di origine Etrusco-Romana. Durante l’Impero di Carlo Magno venne costruita accanto alla chiesa, una Torre e un Castello fortificato (alcuni resti sono visibili all’interno dei fabbricati del Poggio). Nell’anno 990, l’Arcivescovo inglese Sigerico, si recò a far visita al Papa. Nel viaggio di ritorno da Roma a Canterbury, l’importante Prelato effettuò una sosta in questo Castello descrivendolo come Turreiner. Il 9 febbraio 1315, durante le guerre tra Guelfi e Ghibellini, 3000 soldati italo-tedeschi, dopo l’improvvisa morte a Buonconvento, dell’imperatore Arrigo VII, assaltarono il castello e abbatterono la Torre. A seguito di questa distruzione, lungo la Via Francigena, in direzione di Roma, vengono costruite diverse abitazioni. Nasce così un piccolo paese. Il vecchio nome di Turreiner diventa Torrenieri. 

In paese ci fermiamo a pranzare sulla strada principale, alla Pasticceria Ticci e poi incontriamo la chiesa di Santa Maria Assunta, attribuibile al XII secolo, a semplice pianta rettangolare con il paramento murario in pietre squadrate. Spicca esternamente il robusto portale decorato con elementi forse provenienti dall’Abbazia di Sant’Antimo, il campanile a vela originario e la sagrestia coeva al resto dell’edificio.

Cominciamo a salire tra le colline della Val d’Orcia e cominciamo a intravedere in lontananza, la nostra seconda meta: San Quirico d’Orcia. 

Sono le 18.00 circa e il paese è pieno dei primi turisti stagionali. Troviamo subito il nostro albergo e poi, ad abluzioni fatte, ci riversiamo tra le vie di questo splendido borgo. Chilometri fatti 28,59. 


 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 





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