domenica 8 maggio 2016

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domenica 8 maggio 2015 - Il mio cammino

Una delle più belle tappe della via Francigena

Nel settimo secolo, in pieno alto medioevo, l’Italia era contesa tra Longobardi e Bizantini. Era pertanto strategico che il Regno di Pavia fosse collegato con i ducati meridionali, da una via sicura che valicava l’Appennino in corrispondenza del passo della Cisa, arrivava a Siena e quindi attraverso le valli d’Arbia e d’Orcia raggiungeva la Val di Paglia per entrare nel Lazio sulla via Cassia sino a Roma. Tale percorso prese il nome di “Via di Monte Bardone”.

Quando la dominazione Longobarda lasciò il posto a quella dei Franchi, la Via cambiò il nome in Via Francigena, ovvero “strada che viene dalle France”, il principale asse di collegamento tra nord e sud dell’Europa, lungo il quale transitavano mercanti, eserciti, pellegrini.

Tra la fine del primo millennio e l’inizio del secondo, la pratica del pellegrinaggio assunse una notevole importanza. I luoghi santi della Cristianità erano Gerusalemme, Santiago de Compostella e Roma e la Via Francigena rappresentò lo snodo centrale delle grandi vie della fede. 

Grazie ai diari di viaggio e in particolare agli appunti di un illustre pellegrino, Sigerico, fu possibile ricostruire l’antico percorso della Francigena, versione più "filologica" del percorso.



























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