sabato 16 giugno 2012

The marocchino e Menta

Ciò che lega i rapporti umani, tra una popolazione indigena e lo “straniero” è un piccolo gesto che racchiude però mille significati: l’offerta del the.
E’ una bevanda internazionale, ma ogni luogo ha il suo rito nel prepararlo e poi servirlo e, anche se accomuna tanti significati, si contraddistingue da continente a continente, da paese a paese, da famiglia a famiglia.
In Marocco il the è alla menta, anzi, al rametto di menta, che trovi ovunque.
Dolce al limite del diabete. Bollente quanto basta a intorpidire. Versato, a rischio, nel bicchiere da un’altezza minima di 40 centimetri e poi dal bicchiere ancora dentro la teiera, ripetendo l’operazione tante volte quanti sono i commensali. Questo per dar modo di mescolarsi e raffreddarsi un po’.
Suggella qualsiasi rapporto in corso e apre alla conversazione, alla fiducia, sino all’amicizia. 



 
La menta marocchina è diversa dalla menta piperita, dalla mentuccia e dalla menta romana, può essere utilizzata anche su pizze e carciofi e guarnizione di cocktails, ma la sua piacevole ed evocante fine sta nel the marocchino.



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