lunedì 29 agosto 2022

Isola di San Giulio e Basilica

martedì 30 agosto 2022 – Sensi e Sensazioni 

Giunti nel paesino di Orta San Giulio, il primo desiderio che ti assale è quello di visitare la bellissima isola che si scorge dal centro storico e che dà il nome al paese.

 La piccola isola, che dista neanche quattrocento metri, si raggiunge in motoscafo, ed è dominata dalla basilica romanica, dal palazzo vescovile e dall’abbazia benedettina. 

La leggenda narra che un tempo era uno scoglio abitato da serpi e terribili mostri, fino a quando nel 390 vi approdò San Giulio: attraversando le acque del lago sopra il suo mantello e guidato nella tempesta dal suo bastone, il Santo fondò una chiesa, nella quale scelse poi di essere sepolto, e trasformò l'isola nel centro di evangelizzazione di tutta la regione. 

Sbarcati sull’Isola, una breve scalinata porta alla suggestiva basilica romanica che sorge sul luogo in cui il Santo fondò il primo oratorio, datato agli ultimi decenni del IV secolo. In seguito fu edificata una chiesa paleocristiana, ampliata poi in epoca romanica. 

 

La Basilica, con pianta a croce latina, è lunga trenta metri e larga circa diciotto nel corpo centrale. Sotto l’altar maggiore, nel 1697 fu scavato uno scurolo in cui vennero collocati il corpo di San Giulio e le reliquie degli altri Santi. 

Entrando, l’attenzione viene subito catturata dall’ambone romanico, datato al 1110-1120, realizzato con un materiale particolare, il serpentino d’Oira, una pietra grigio-verdastra che assume suggestivi riflessi cangianti a seconda dell’illuminazione della giornata. L’opera, una delle poche rimaste nel suo genere, si ispira ai modelli della scuola lombarda (maestri comacini) e tedesca, e testimonia un comune sostrato carolingio e ottoniano.

Usciti dalla basilica si prosegue per una stradina chiamata “via del silenzio e della meditazione”, suggestivo connubio tra spiritualità e architettura, che percorre in cerchio tutta l’isola. 

Si raggiunge l'ottocentesco Palazzo dei Vescovi e l'Abbazia Benedettina Mater Ecclesiae: in questo affascinante convento di clausura, le monache, trascorrono le loro giornate dedicandosi alla preghiera, allo studio, al restauro di antichi e preziosi paramenti sacri, alla confezione delle ostie e alla preparazione del celebre "pane di San Giulio". 

Si ritorna quindi al punto di partenza dove attende il servizio traghetto per depositarti sulla terraferma.


 


 



 

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