martedì 5 giugno 2018

da Otur a La Caridad

martedì 5 giugno 2018 - Il mio Cammino

Già con la mantella addosso senza guardare dalla finestra, cominciamo ad essere stanchi di questo tempo uggioso, ma non solo. 
Ripartiamo da Otur e subito nove chilometri di saliscendi, passando per Bao Y Barayo e poi ancora chilometri per arrivare a Navia, un piccolo paese che oltre a offrirci le sue “Muralla” fatte costruire dal re Alfonso X il Saggio, nel 1270-84, ci propone un piatto molto interessante “Tallarines al Wok con verduras y soja” al ristorante La Llapada. 

Nel lasciare la città, attraversiamo un ponte e fiancheggiamo la parte vecchia che ci dà modo di scattare qualche foto interessante e poi subito a salire decisamente. Ritroviamo la campagna e dopo alcuni chilometri siamo a Arboces. Ancora due chilometri e mezzo e ci attende La Caridad, dove incontriamo altri pellegrini in agitazione per la difficoltà di trovare ospitalità per la notte. 
Lascio i miei compagni a far "siesta" ai giardinetti della piazza e mi avvio a cercare delle stanze. Nella mia piccola esperienza, so che anche i bar sono attrezzati all’uopo e infatti, proprio sul percorso del “cammino” entro in una cafetteria dove un signore molto cordiale mi porta al terzo piano e mi fa vedere tre stanze che sembrano proprio aspettare noi. Anche per oggi la doccia e il letto sono assicurati.  

Dopo le nostre abluzioni e il cambio di vestiario, lasciamo le ragazze a girovagare per le vie e le vetrine del paesino, mentre noi non contenti, ci spingiamo per altri tre chilometri a incontrare il mare che a quest’ora offre qualche discreta foto da immortalare, ma soprattutto nel solito piccolo bar sulla sabbia, sacrifichiamo una bottiglia di sidro bevuta alla maniera asturiana.
Redarguiti da una telefonata, ritorniamo in centro dove ci aspetta la cena del “dia”. 
Oggi percorsi solo 27,4 chilometri e fatti 42.480 passi.











































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