martedì 29 maggio 2018

Da La Franca a Llanes

martedì 29 maggio 2018 - Il mio Cammino

Ci alziamo con tristi notizie che incombono: Mirella e Giovanni, per motivi diversi, non sono in forma e decidono di proseguire la giornata e quindi il cammino in autobus. Ci danno quindi appuntamento a Poo e, dopo colazione e a malincuore, procediamo in tre sul percorso.
Peccato perchè le Asturie ci sembrano portare fortuna e un barlume di sole si affaccia in questa giornata. 
Costeggiamo la ferrovia e poi a salire e scendere nel bosco, con i vari piloni dell’altissima autostrada a farci da sentinelle, ma con scorci dell’oceano che compensano la vista. Arriviamo a Buelna che ci accoglie con la sua interessante chiesa al centro del paese e subito dopo presentandoci paesaggi di mare che stupiscono anche i più ottusi camminatori.

Dopo un “bagno” di immagini affascinanti, cammina, cammina ci ritroviamo a Pendueles, una parrocchia di Llanes, di 225 anime, che si srotola tutta su una via e che ci porta a una freccia indicante: “Bufones de Arenillas”, molto intrigante e certamente luogo da visitare.

La natura calcarea del sottosuolo e l'azione erosiva dell'acqua attraverso i periodi geologici, specialmente dovuti alle maree, alla forza delle onde e all’acqua piovana, fa sì che, con mare agitato, l’acqua spinta in queste gallerie, fuoriesca dall’alto accompagnata da un grande fragore.

Restiamo ad ammirare in lontananza questi capricci della natura e il brucare delle capre sugli scogli e quindi riprendiamo il cammino che ci porta ad attraversare un fiumiciattolo, su un ponte, dopo aver disceso numerosi gradini, sino a un falsopiano dove incontriamo il paesino di Aldrin e dove ci fermiamo a fare merenda con bocadillos, zumo de naranja e un assaggio di blu di capra, che si rivela veramente tosto e interessante.

Intravediamo l’indicazione di un percorso costiero che passa da un punto di osservazione molto interessante e ci buttiamo a pesce. La costa é meravigliosa e ci prende la voglia di immortalarla in foto.

Intanto riceviamo notizie dai nostri due compagni che già si trovano a Poo, ma non sono contenti del posto prenotato per passare la notte.

Comincia, o meglio dire torna a piovere, mentre ci dirigiamo su Llanes, ma continuiamo per altri tre chilometri per ricongiungerci con i nostri amici. Siamo a Poo, in un accampamento di hippies e mi sembra di essere ritornato nel ‘68: molto gentili, pieni di fiori e musica, con qualche filo di fumo che si intravvede quà e là. Per il pernottamento ci vengono chiesti 20 euro a testa e la sistemazione in tre camere da sei letti. Mentre per me potrebbe magari diventare una notte movimentata, le due coppie al seguito, cominciano giustamente a recriminare sulla pulizia, sul costo e sulla compagnia notturna, così da farci prendere la decisione unanime di ritornare a Llanes per cercare miglior sistemazione.

Altri chilometri e finalmente, vista l’ora e la difficoltà, ci dirigiamo all’Albergue “La Estacion” che ci mette a disposizione solo una stanza a 6 letti, pulita, con bagno esterno, ma che accettiamo con gratitudine viste le nostre precarie forze fisiche.

Depositiamo gli zaini ormai pesanti, una doccia in velocità e ci fiondiamo subito dopo per le vie della cittadina a cercare di placare il corpo, dopo 32,3 chilometri e 48.209 passi di spirito, con delle favolose "sardinas a la plancha" e gustosa "paella de marisco".






























































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