sabato 17 giugno 2017

Napoli e San Gregorio Armeno

sabato 17 giugno 2017 - Sensi e Sensazioni

La fama del nome di questa via, dei presepi e dei souvenirs, viene da un vero gioiello dell’architettura barocca napoletana, il convento e il chiostro, considerato uno dei più belli della città.

Si raggiungono da una piacevole scalinata in Vico Maffei. Si abbandona quindi la confusione turistica e si entra in un mondo ricco di storia spirituale e in una delle perle preziose della città.

Secondo la leggenda, la chiesa fu costruita attorno all’anno 930, nel luogo dove sorgeva una chiesa fatta edificare da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, dove si trovavano le rovine del tempio pagano dedicato a Cerere. In questo posto, nell’VIII secolo, le monache di S. Basilio, fuggite dall’oriente con le spoglie di San Gregorio, fondarono il complesso monastico, che nel 1009 fu unito tramite un cavalcavia, a quello di San Pantaleone e San Sebastiano.

La chiesa è conosciuta anche come chiesa di Santa Patrizia, protettrice della città con San Gennaro. La chiesa infatti, conserva anche le spoglie della santa insieme a quelle di San Gregorio. 

Uscendo dalla chiesa, si accede al chiostro dove si affacciano gli alloggi delle monache e al centro è situata, tra gli agrumi, una grande fontana marmorea barocca.

Fra gli ambienti presenti, troviamo il Coro delle Monache, il Corridoio delle Monache e il Salottino della Badessa, in stile rococò. 












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