venerdì 17 gennaio 2014

The Counselor di Ridley Scott

venerdì 17 gennaio 2014 - Andiamo al Cinema


(Andrea Giostra) 
Ridley Scott e Cormac McCarthy sono indiscutibilmente due autentici fuoriclasse del racconto, e la loro classe cristallina, ancora una volta, emerge in questo bel film che si avvale di un cast veramente stellare. Il film è crudo e crudele al contempo, e per la capacità che dimostra di trascinare lo spettatore in questo vortice emozionale, è da ritenersi un film imperdibile. Prede e predatori - i protagonisti del film - fanno a gara per mostrare le loro debolezze e le loro insicurezze, la loro fragile arroganza e la loro pudica vigliaccheria: "niente è più crudele di un vigliacco… e il massacro che ne deriverà supera ogni immaginazione". E’ la morte, o il pericolo della morte, che dà il giusto valore alla vita dei protagonisti. Il dolore, invece, non ha alcun valore. Ed è il cacciatore che agisce come il ghepardo, simbolo del più elegante e raffinato dei predatori, che ha cuore, grazia, e non fa distinzione tra quello che è e quello che fa. In fondo per conoscere qualcuno basta sapere quello che vuole: è lì il segreto di ogni uomo e di ogni donna. Ed è lì che il vero cacciatore colpisce la sua preda impietosamente, con sicurezza ed eleganza quasi commovente.
The Counselor, del duo Scott-MaCarthy, è ambientato in un Messico corrotto e spietato, affascinante e sporco, cinico e violento, dove tutto è possibile, e dove non è che non credano alle coincidenza, sanno che esistono, ma solo che non ne hanno mai vista una.
E’ geniale ed ironico, ma al contempo glaciale, come Brad Pitt in due battute descriva il Messico in un breve dialogo con il sempre più confuso e frastornato Fassbender:
- “Lo sai perché Gesù non è nato in Messico?”
- “No”
- “Non c’erano né tre saggi né una vergine”.

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