mercoledì 18 giugno 2025

Valter e L'EXTRA dal 2025

mercoledì 15 gennaio 2025 - Articoli per Riviste

Il n°83 segna l'inizio di un terzo ciclo di collaborazione con "L'EXTRA, il giornale di Caldiero". 

Spero di trovare ancora quell'affetto e simpatia che mi hanno legato ai nostri lettori, sin dal primo numero del lontano ottobre 2017. 

Grazie ancora e buona lettura! 

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domenica 8 giugno 2025

Brescia

domenica 8 giugno 2025 - Sensi & Sensazioni

Siamo oggi con la nostra associazione QUOVADIS a Palazzo Martinengo, che ospita la mostra “La Belle Époque” e poi una puntatina sul monte Cidneo per visitare il Castello e ammirare a 360 gradi l’orizzonte della città.

Nelle due ore a disposizione, dopo aver pranzato all’Antico Beccaria, in un contesto veramente interessante e da consigliare, eccoci per le vie di questa sempre meravigliosa città, che stupisce ogni volta con le sue perle architettoniche!

Eccoci dentro a Sant’Agata, di fronte alla Loggia delle Mercanzie, una delle chiese più antiche della città, ricostruita tra i secoli XIV e XV.

Il duomo oppure la cattedrale di Santa Maria Assunta, in piazza Paolo VI, che rientra nel contesto di due cattedrali adiacenti: l'una con una facciata imponente ed eretta tra il 1604 e il 1825, e l'altra, ossia il duomo vecchio, iniziato nel X secolo e completato alla fine del Cinquecento.
 

 


sabato 7 giugno 2025

Grazzano Visconti - Piacenza

 

sabato 7 giugno 2025 - Andar per Città - Sensi & Sensazioni

Il borgo è la rappresentazione reale di un sogno, quello del Duca Giuseppe Visconti di Modrone, imprenditore milanese nonché padre del celebre regista Luchino Visconti. Fu proprio lui a inizio Novecento, sotto consiglio di personalità come Gabriele D’Annunzio, a finanziare la ristrutturazione e costruzione dei nuovi edifici che diedero vita all’attuale villaggio.

Ma perché, ancora oggi, questo posto rappresenta uno dei luoghi più frequentati del piacentino? Ecco di cosa è ricco: il Castello è una grande fortezza, nota soprattutto per le vicende di fantasmi collegate alla sua storia, che si snoda tra innumerevoli stanze; tutto intorno un grande parco storico. Il Museo delle Torture, con una delle collezioni più complete e ampie di strumenti di tortura, utilizzati in epoca medievale. Il museo delle Cere con riproduzioni in dimensioni reali di personaggi legati in qualche modo alla storia locale: da Annibale a Petrarca.

Al centro del borgo vi sono le botteghe storiche, un luogo con gli antichi mestieri degli artigiani. La Cortevecchia dove vengono organizzati eventi e manifestazioni come il Corteo Storico. Sempre qui è presente una mostra permanente di attrezzi agricoli originali, utilizzati a inizio ‘900.

Quando si passeggia ci si imbatte in lei, la Statua di Aloisa, il fantasma gentile protettrice degli innamorati, accanto al Palazzo del Biscione. Si narra infatti che Aloisa, vissuta nel medioevo e figlia del proprietario del Castello, fosse una giovane non proprio di bell’aspetto, ma dal cuore buono. Purtroppo il suo amore verso un altro ragazzo non venne mai ricambiato e proprio per questo morì di crepacuore. La sua anima vaga per il borgo.

La Chiesa dei SS. Cosma e Damiano lungo il perimetro ovest; una costruzione dalla facciata barocca, ma la cui struttura originale risale in realtà al 1200. La Fontana del Biscione riproduzione di quella presente davanti al Castello Sforzesco a Milano. La Colonna dell’Angelo, in piazza Guido Visconti, posta nel 1948 in ricordo della visita del Re Vittorio Emanuele III. 


 

 
 

 

venerdì 6 giugno 2025

Bobbio - Ponte Gobbo

venerdì 6 giugno 2025 - Sensi & Sensazioni 

L’originale Ponte Gobbo, simbolo del borgo, la cui storia è legata alla leggenda di San Colombano nel suo scontro col Diavolo, accoglie e dà il benvenuto ai visitatori di Bobbio, questo stupendo borgo nella Valtrebbiana. 

Il Ponte Gobbo, noto anche come Ponte Vecchio e Ponte del Diavolo, è in pietra dal profilo irregolare, lungo 273 metri, percorribile solo a piedi o in bici e collega il centro medievale con la sponda destra del fiume Trebbia. 

Costruito nel VII secolo dai monaci dell’abbazia di San Colombano, si pensa sia lo stesso presente nel dipinto di Leonardo da Vinci della Vergine della Rocce oggi conservato alla National Gallery di Londra. 

È il paradiso del fotografo che qui non si stanca mai di scattare immagini sempre interessanti e ricche di fascino.