sabato 12 settembre 2020

Abbazia di Chiaravalle

sabato 12 settembre 2020 – Sensi e Sensazioni 

Per un templare legato alla sua storia non poteva mancare una visita a questa Abbazia. 
Quando l’Ordine dei Cavalieri del Tempio, nel 1128, ottenne l’approvazione di papa Onorio II, sembra che la Regola sia stata ispirata da Bernardo, monaco francese, che nel 1135 scrisse “l’Elogio della nuova cavalleria”. 

Il nome Chiaravalle deriva da Clairvaux, abbazia dell’ordine cistercense da cui proviene Bernardo fondatore nel 1135 di questa abbazia milanese. 

Dedicata, come tutte le chiese cistercensi, a Maria Vergine, nonostante nulla si sia conservato del primo antichissimo edificio, risalente ai tempi di San Bernardo, può essere considerata in ogni caso "una superba costruzione gotico-cistercense"

Rivolta a ponente, è costruita a croce latina a tre navate e il transetto, costituito da una sola navata, è fiancheggiato da sei cappelle, disposte a tre per lato della cappella maggiore. La facciata a forma tradizionale a capanna, è preceduta da un portico secentesco. Sopra corre un frontone piatto, sormontato da pinnacoli. Del chiostro duecentesco originale rimangono oggi solamente il lato settentrionale adiacente alla chiesa e due campate. Belle le trifore ad archi acuti sorretti da colonnine binate, con interessanti capitelli scolpiti con foglie, aquile e volti umani. Da notare le colonnine annodate poste sull’angolo del lato nord-ovest. Dal lato sud, interamente rifatto, si può avere un bel colpo d’occhio sulla Ciribiciaccola, la torre nolare che svetta sopra la chiesa. 

Troviamo a farci da guida una preparatissima e simpatica ragazza che ci immerge per un’ oretta in questa affascinante realtà, nelle opere artistiche all’interno e nella vita della comunità dei frati benedettini. 

L’unica nota di demerito, che però poteva essere esibita all’atto della prenotazione: la chiusura al pubblico della “Cappella delle donne” e dei suoi importanti affreschi.



































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