giovedì 24 novembre 2016

Giovani e Referendum

giovedì 24 novembre - Sensi e Sensazioni

Eravamo alla stazione Termini di Roma in attesa del frecciargento, quando due ragazzi, un maschio e una femmina con modi garbati ci hanno avvicinato per un’intervista sul Referendum.

Ero insieme al mio “maestro” di Comunicazione, dopo una tre giorni intensa nella capitale, ma con mezz’ora di attesa per il ritorno, ci siamo fatti coinvolgere in quella discussione.

Dopo alcuni minuti, diversi loro compagni, una decina, per lo stesso motivo sparsi per tutta la stazione, attratti dalla nostra disponibilità e dalla dialettica di Franco, si sono stretti in cerchio per la discussione che cominciava a prendere una piega interessante sulla diatriba del Si o del NO.

Alla nostra affermazione, concorde solo con alcuni, per il SI, ci restava però da constatare la loro grande preparazione per l’appuntamento col voto.

Saranno oltre 500 mila domenica i diciottenni debuttanti e molto più informati dei loro genitori e nonni. Grazie alla scuola, ai social e ai programmi tv, si sono preparati: questo voto non deve essere un voto politico; sono molto selettivi anche con le “bufale” che corrono sul web e non si lasciano incantare dai tanti ammaliatori dell’ultimo momento.

Sanno che la Costituzione è troppo importante, per non giungere preparati a questo appuntamento. 

Forse il “NO” prevarrà, o forse il “SI” avrà le chances di chi crede che bisogna sempre andare avanti, ma il loro sarà un voto “consapevole”! 

Ci accomiatiamo con un sorriso e pur riconoscendoci in minoranza, il nostro augurio è sincero nel prospettare per loro un futuro di soddisfazioni. A noi resta il compiacimento di aver riconosciuto in quei ragazzi qualità che faranno la differenza: Passione e Preparazione!

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