sabato 23 luglio 2016

La scala e Giacobbe

sabato 23 luglio 2016 - Sensi e Sensazioni

Nella ricerca di immagini per il mio album perenne, sul percorso da Pobena a Castro Urdiales, ho anch’io trovato la mia scala.

Una semplice scala di ferro, attrezzo residuo di un vecchio impianto di estrazione delle alghe sulla costa oceanica, ma anche lo stimolo per la mia creatività e l’immediata ricerca di coniugarla.




Qualsiasi risalita verso il rinnovamento può diventare una gioia ritrovata, emozioni intense, ma soprattutto conforto e speranza.


Giacobbe una notte fece un sogno: una scala si protendeva sino in cielo, con angeli che salivano e scendevano e nel sogno, Dio gli parlava, promettendogli la terra sulla quale stava dormendo, un'immensa discendenza e la benedizione eterna per tutta le sua famiglia.

Era figlio di Isacco e di Rebecca e gemello di Esaù, che nacque però per primo. 
Con l'inganno riuscì ad acquistare dal fratello affamato, la primogenitura in cambio di un piatto di lenticchie e sempre con l’inganno, quando il padre fu in punto di morte, carpì anche la sua benedizione prevista per il fratello. 

Giacobbe ebbe un figlio prediletto: Giuseppe, che venduto dai fratelli, riuscì a diventare ministro , grazie all’interpretazione che diede al sogno delle 7 vacche magre, che fece il faraone. Potè così trasferire le Tribù di Israele e Giacobbe stesso in Egitto e salvarli dalla lunga carestia. 

Nessun commento:

Posta un commento