lunedì 23 giugno 2014

Da Najera a Santo Domingo de la Calzada

sabato 31 maggio 2014 - Il mio Cammino

Gran parte di questa tappa si snoda attraverso enormi spazi di una campagna ondulata fra vigneti a perdita d’occhio. Si parte alle 9,30 come al solito e come al solito, lasciando un po’ di cuore alle spalle. La mattinata è fredda e non promette nulla di buono, indossiamo pertanto i pile e i poncho.
Dopo quindici chilometri impervi, siamo in un paese abbandonato da Dio, Azofra, che non conserva nulla del passato se non delle rovine della Fonte de los Romeros, ma introvabili e invedibili. 






A questo punto ci facciamo tentare da un percorso alternativo che, anche se più pericoloso perchè fiancheggia una strada asfaltata, ci porta con una deviazione di alcuni chilometri a visitare il vilaggio di Canas. Passiamo intanto davanti alla chiesa di Santa Maria de la Asuncion del XVI sec, che però non è menzionata se non da un carteggio al fianco.

Canas è sede dell’Abadia Cisterciense de Santa Maria de Canas, fondata nel 1170, celebre anche per la supposta visita di San Francesco d’Assisi, nel suo cammino per Santiago. La bellissima abbazia meriterebbe una visita, ma l’ora ci fa trovare i battenti chiusi e quindi ci dobbiamo accontentare degli esterni.






Riprendiamo la deviazione per ricongiungerci col percorso del Camino a Ciruena. Ancora sei chilometri e dovremmo essere in vista di “San Domenico della strada”, monaco benedettino del secolo XI da cui prese il nome il paese, dedicò la vita ai pellegrini e qui costruì un ospizio. La sua tomba è nella cripta della cattedrale, che avremo modo di visitare in lungo e largo, di prendere messa e ascoltare un bellissimo concerto. Il paese ci accoglie con dei bellissimi scorci, vie interessanti e una vivacità che non avevamo mai incontrato finora.
I passi registrati: 33.200











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