giovedì 15 agosto 2013

Bruges e Beghinaggio


giovedi 15 agosto 2013 - Sensi e Sensazioni

All'inizio del XII secolo vi erano nelle Fiandre donne che vivevano da sole, vedove o non maritate, e che si dedicavano alla preghiera e alle opere di bene, senza aver preso i voti. In un primo momento il numero era abbastanza esiguo ma in seguito, nel corso del secolo e verso la fine dello stesso, crebbe notevolmente. Questa era il periodo delle Crociate e le città e i villaggi brulicavano di donne sole. Questi gruppi di donne avevano le loro abitazioni ai margini della città all'interno delle quali sostentavano i poveri e i mendicanti. All'inizio del XIII secolo si formarono veri e propri gruppi comunitari chiamati beghinaggi.
Le beghine non erano suore perché non avevano mai preso i voti, avrebbero potuto tornare alla vita precedente o anche sposarsi se l'avessero voluto,e non avevano mai rinunciato alle loro proprietà. Se una beghina non aveva nulla, non chiedeva né accettava l'elemosina, ma si manteneva lavorando o con l'insegnamento ai figli dei borghesi. Viveva nel chiostro durante il tempo del suo noviziato, ma poi, alla fine di questo, ritornava alla sua dimora. Lo stesso obiettivo nella vita, gli stessi insegnamenti ricevuti e la comunità di culto erano gli unici legami che aveva con le sue compagne.


... Qui, il silenzio è già quello di una chiesa; persino il rumore delle sottili sorgenti esterne, versate goccia a goccia nel lago, sembra un brusio di voci in preghiera. I muri, tutt’intorno, quei muri bassi che delimitano i conventi, sono bianchi come tovaglie della Santa Mensa. Al centro un’erba ricca e compatta, come una prateria di Jan Van Eyck, dove pascola una pecora che assomiglia all’Agnello pasquale...” 
da “Bruges-la-morta” di Georges ­Rodenbach





























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