martedì 11 agosto 2009

Pointe de Saint Mathieu


martedì 11 agosto 2009 - Ci sono posti...

Pochi chilometri a nord-est di Brest, un faro e una torre di segnalazione, tra le rovine di un'abbazia benedettina del XVI° secolo.
E’ il faro di Saint Mathieu costruito nel 1835. La torre di segnalazione risale invece al 1906. Dall’alto dei suoi 54 metri, si ammira un formidabile panorama e il faro di Kermorvan perfettamente allineato a quello di Saint Mathieu per la sicurezza delle navi di passaggio nel Chenal du Four.
E' un luogo di una magia particolare: il faro bianco e rosso, moderno, essenziale, netto, imponente e deciso, calato nei resti di un'abbazia semidistrutta dal tempo e dall'incuria dell'uomo, che ha per tetto le soffici e cangianti nuvole di Bretagna. Qui la leggenda vuole che vi si trovi murato il teschio di San Matteo, portato dai marinai del luogo, dopo un viaggio in Etiopia. Appare comunque imponente e fiera; cammini su di un pavimento di prato e il rumore ovattato dei passi ti accompagna nella visita, in questo luogo sacro, vuoto e deserto. I monaci che vi hanno vissuto sembrano passeggiare con te. E' emozionante la dicotomia tra le antiche rovine poste a due passi dal modernissimo faro e dalla torre radar, che contrastano nettamente con il grigio delle mura antiche. Il cielo, il vento, il rumore sordo dei flutti: strane commistioni, affascinanti scorci di contrasti. 
Commosso, un po' stordito, mi fermo e respiro. Mancano le onde che imponenti si schiantino sulle rocce come si vede in tante fotografie suggestive, ma è comunque tutto perfetto!

É un luogo che ti conquista il cuore.










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