giovedì 9 agosto 2018 - Ti cuntu la Sicilia
Lasciata Ibla, in tardo pomeriggio, ci dirigiamo verso Scicli e ci accampiamo per la notte a Playa Grande, tra Marina di Ragusa e Donnalucata. Ormai i bagnanti si sono ritirati, lasciando una bella spiaggia di sabbia fine al morso del tramonto, così permettendomi alcuni scatti da immortalare.
E’ ora di cena e a due passi dal nostro accampamento un ristorantino che però ci riserva una grande sorpresa nelle sue pizze: sardine, polipo, cozze e gamberi, la mia; sardine fresche, mozzarella, finocchietto e pane grattugiato, quella di Paola. Sublimi ancora nel pensiero.
Al mattino, dopo la solita colazione con granatina caffè e panna, ad inzuppare la brioche, puntiamo la prua verso questa città che assorbirà quasi tutta la giornata per respirarne le meraviglie architettoniche.
Anche qui Montalbano impera sovrano: la farmacia di Vigata, il palazzo della questura e tanti scorci e vicoli visti e immaginati, ma sono i monumenti e le chiese barocche ad attirarci di più.
I palazzi e le chiese di via Francesco Mormino Penna, la chiesa di San Giovanni con il suo Cristo in Gonnella, i monumenti di piazza Busacca, palazzo Beneventano, la chiesa di San Bartolomeo e la chiesa Madre dove è conservata la curiosa statua della Madonna delle Milizie.
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