sabato 30 ottobre 2021

Da Cazzano di Tramigna a San Felice (14)

sabato 30 ottobre 2021 – Alla ricerca de “La Vecia Via della Lana” 

Si parte dalla piazza principale di Cazzano, andando verso Illasi, dopo aver percorso quel piccolo viale alberato di fronte alla Chiesa parrocchiale di San Giorgio Martire e imboccando via Borgocastello. 

Già l’immagine del Castello d’Illasi basta a compensare il piacere di salire per questo piccolo tratto delle “Via”, sino ad arrivare a incrociare la strada provinciale 37a. 

La si percorre per alcuni metri, sino a riprendere la Via a sinistra e arrivare al Santuario del Crocifisso in località San Felice. 

Il breve tratto è lungo 1,21 km.


 

 



Da Illasi (San Colombano) a località Pistoza (15)

sabato 30 ottobre 2021 – Alla ricerca de “La Vecia Via della Lana” 

Salendo da San Colombano, in via Strada Nuova, direzione Illasi, si incontra la ormai famosa tabella della “Vecia Via” che porta in località Griso. 

Si sale e si fiancheggia il Fortino, per poi arrivare in località Pistoza e congiungersi con il ramo della Via che arriva da Colognola ai Colli, località Boccascalucce (10), per proseguire poi sino a Villa Trabucchi. 

Il breve tratto è lungo 0,43 km 


Verona - Cazzano di Tramigna

sabato 30 ottobre 2021 – Andar per Città 

Paese in provincia di Verona, in un’incantevole valle di vigneti, uliveti e ciliegi che, durante la fioritura, rendono questa vallata un vero paradiso per gli occhi e le danno un aspetto romantico e fiabesco. 

Nel 1867 per distinguerlo dagli altri Cazzano è stata aggiunta la specifica “di Tramigna” in riferimento al corso d’acqua che lo attraversa. 

Oltre all’interessante Chiesa di San Felice, al confine con il comune di Illasi, da notare, in piazza Giacomo Matteotti, l’importante chiesa parrocchiale di San Giorgio Martire, del XIX secolo e sulla collinetta a fianco, la chiesetta di San Pietro in Briano del XII-XIII secolo. 

Nel centro del paese, è piacevole la vista della risorgiva chiamata popolarmente Fontana o Fontanone e rinominata Lago della Mora (dalla ciliegia che ha zona di origine e di produzione proprio nel paese); le acque che la alimentano provengono dal Monte Bastia, dal nord della valle, ma anche dalla vicina val d'Illasi. Il laghetto è la sorgente del Tramigna, affluente dell’Alpone e, dunque, anch'esso tributario di sinistra dell’Adige. All’interno dello specchio d'acqua una statua raffigurante San Giovanni Nepomuceno.


 


Illasi e Chiesa di San Colombano

sabato 30 ottobre 2021 – Sensi e Sensazioni 

“Fin dal 1400”, scrive un parroco del 1700, “trovasi eretta di là dai monti una cappella ovvero oratorio sotto il titolo di San Colombano, di ragione e di dominio della comunità di Illasi, con un’immagine miracolosa di Maria Santissima… Corre voce che avesse un cemiterio all’intorno in occasione di contagi patiti, per tumulare cadaveri, ove esistesse un lungo e uncinato fero per attirare gli stessi alla sepoltura”.

La chiesa di San Colombano è sempre stata al centro dell’attenzione della pietà popolare, che in molteplici occasioni ha fatto ricorso all’immagine miracolosa sopra citata: un affresco (probabilmente realizzato in occasione dei lavori di ampliamento della chiesa organizzata dalla famiglia Pompei nel 1600) posto, dal 1823, sopra l’altare maggiore. Epidemie e carestie vissute dalla gente di Illasi hanno avuto, nel corso dei secoli, come punto di riferimento e motivo di speranza, la Madonna di San Colombano.

Delle tante processioni votive, oggi sopravvive ancora dopo 150 anni, quella della seconda domenica di maggio, che ricorda la grazia concessa dalla Vergine in occasione del “cholera morbus” del 1835. 

Altri affreschi, posteriori al 1400, si possono osservare sui muri interni ed esterni della chiesa. Le due figure di santi ai lati del presbiterio sono state scoperte recentemente e restaurate, per volontà di Don Alessandro Bennati. 

Il Comune di Illasi dimostrò di essere proprietario del piccolo tempio intorno alla metà del 1500; anteriormente pare infatti fosse di proprietà della famiglia Pompei.