venerdì 27 gennaio 2017

Agnus Dei di Anne Fontaine

venerdì 27 gennaio 2017 - Andiamo al Cinema


La storia è la vita di comunità di un monastero che ha conosciuto la tragedia della violenza dei soldati russi o tedeschi sulle monache, rimaste incinte e sul punto di partorire. Siamo in Polonia, nel 1945.

Una storia forte di un dramma struggente che però è perfettamente narrato, senza lasciare adito a morbose e inquietanti scene, se non con l’immaginazione. 

Le monache, divise tra l'essere donne per natura e spose di Cristo per scelta, vivono il dramma, ciascuna per conto proprio, trovando soluzioni a volte aberranti, a volte nel segno della fede.

Un buon film e una ottima regia che riesce a dipanare i dubbi e le ansie che attanagliano le protagoniste, in un finale che va oltre lo scandalo e la denuncia e parla il linguaggio della relazione.

Incisivo, intenso, drammatico e ben equilibrato. Una fantastica sceneggiatura e tre sconosciute, ma ottime interpreti. Fotografia fantastica.

Delacroix e Duca d’Orleans


venerdì 27 gennaio 2017 - Sensi e Sensazioni


Il piacere di visitare un museo o una mostra e soffermarsi davanti ad un quadro è direttamente o inversamente proporzionale a quanto la propria mente riesce ad associare a quell’immagine o a quanto accade nel proprio cervello, mentre si guarda quel dipinto.

Ero a Madrid, nel museo Thyssen-Bornemisza, davanti al capolavoro di Delacroix: “Il duca d’Orleans mostra una delle sue amanti” e non riuscivo a trarre una conclusione sulle motivazioni che avevano indotto un grande artista a fissare sulla tela, una “scena di comportamento” assai discutibile, per quanto riguarda Luigi I duca d'Orleans.

La visione evoluzionistica del comportamento umano potrebbe trovare un’analogia evidente con quanto i nostri giovani pubblicano sul web o su facebook, per arrivare alla semplice conclusione che “Nihil sub sole novum” passo biblico dell’Ecclesiaste che è e rimarrà sempre attuale. 


Delacroix
Eugène (1798-1863), artista e pittore francese, considerato il principale esponente del movimento romantico del suo paese.
Del 1830 è l'opera sua più celebre: “La libertà che guida il popolo”, tutt'oggi considerata uno dei massimi capolavori del Romanticismo, nata per esaltare la lotta per la libertà del popolo di Parigi, insorto proprio in quell'anno per ribellarsi contro la volontà autoritaria di Carlo X, in tre giornate passate alla storia come les trois glorieuses

giovedì 26 gennaio 2017

La La Land di Damien Chazelle

giovedì 26 gennaio 2017 - Andiamo al Cinema


Solo gli uomini sanno aspettare!

Da poche scene iniziali si capisce subito che il regista (31 anni) conosce perfettamente il mondo del cinema, ama il jazz e sa comunicare queste sue passioni allo spettatore.

Ci racconta di come i sogni che cerchiamo di realizzare, magari alla fine si esaudiscono, ma li devi condividere solo con la tua solitudine.

E la trama continua con un sottofondo malinconico di musica e di immagini

Un finale veramente entusiasmante: la realtà di come si finisce a vivere e il film nel film che immagina la versione della storia vissuta dai protagonisti innamorati (per sempre). 

Il sorriso amaro di lui che libera lei dal rimorso della non attesa. Ryan Gosling ed Emma Stone immensi!

Un film leggero, delicato e coinvolgente. Un musical dove musica, danza e canto diventano naturali e mai forzati, risultando divertenti e al contempo convincenti. 



martedì 24 gennaio 2017

Se credi nelle coincidenze...

martedì 24 gennaio 2017 - Sensi e Sensazioni


Quando a Milano aspetto il frecciarossa per rientrare a casa, mi piace infilarmi alla Feltrinelli della stazione e immergermi, per il tempo dell’attesa, nella piacevole sensazione di tutti quei libri in bella mostra e immagazzinare titoli e autori in una presunta classifica, mia personale, di copertine, colori e recensioni, affascinante e ricca di spunti per il mio lavoro.

Sono un lettore di ebook, non perchè abbia rinunciato alla magia della carta che struscia sotto le dita e al suo inebriante profumo, ma per la comodità di questo ammenicolo che ti permette di viaggiare con una biblioteca al seguito e di poter cambiare libro, quando il percorso di lettura che avevi intrapreso non ti stimola più e soffri magari per le banalità che stai leggendo o per l’abbiocco che stai attraversando.

Ero anche oggi dentro quella piacevole realtà letteraria e il mio istinto mi ha portato a soffermarmi sulla copertina prima e poi sul titolo e sulla piccola descrizione del contenuto di “Il meglio che possa capitare a una brioche” di Pablo Tusset. 

Il ritorno, dopo diverso tempo, all’acquisto di un libro cartaceo, è stato immediato e spontaneo.

Compagno del viaggio prima e poi a letto, mi ha letteralmente preso, sino al dispiacere di doverlo chiudere, per sopravvenuta sonnolenza dell’ora tardissima.

Un libro stravagante, un po’ giallo, un po’ comico, in bilico tra essere e non essere. Pablo Tusset, informatico e scrittore catalano, inquieta e stupisce di capitolo in capitolo, trascinandoti per una inedita Barcellona, moderna e festante, dalle mille meraviglie. 

Il romanzo più interessante e divertente che abbia letto negli ultimi tempi: un occhio capace di calamitare tutte le informazioni, tutta la cultura, tutta la nostalgia per modi di stare al mondo irrimediabilmente perduti”. Manuel Vazquez Montalban

domenica 22 gennaio 2017

Arrival di Denis Villeneuve

domenica 22 gennaio 2017 - Andiamo al Cinema


Sembra impossibile che, agli americani, per due geniali e fuor di misura intelligenti personaggi, tutto il resto del mondo appaia gretto, meschino, guerrafondaio e propenso all’ottusità! 

Arrival non affronta la questione della fine del mondo, niente battaglie sanguinose o confronti militari, uomini e alieni questa volta provano a comunicare e a comprendersi, un confronto di culture.

La regia è perfetta e il film coinvolgente, smuove tutto quello che di grigio avete sotto i capelli per riuscire a venirne a capo, per riuscire a dare soluzione e spiegazione alle emozioni. 

Uno dei film di ottima fantascienza, più belli di sempre che riesce a riprendere temi estremamente umani, catapultandoci in un mondo fantastico.

Un film destinato a diventare un cult.

Aspettando Denis Villeneuve alle prese con il sequel di Blade Runner 2049

martedì 17 gennaio 2017

Il pollo, questo sconosciuto

martedì 17 gennaio 2017 - Sensi e Sensazioni

Marocco - maggio 2012

Marocco - maggio 2012
Gustato con molto piacere e interesse, ad una deliziosa cena in casa di amici (Beatrice alla consolle), è stata grande la voglia di riprovare la ricetta, pensando di apportare la mia marocchinità, con l’utilizzo del Tajine per la variante (nostrana) soft del Mqualli.

Ingredienti: 2 kg circa di cosce o sovracosce di pollo senza pelle e private del grasso, 2 cipolle, 3 limoni, 6 chiodi di garofano (o a piacere), un bicchierino di marsala secco o di vino bianco, olio evo, sale e pepe q.b.

A freddo, nel tajine o in una casseruola, versate l’olio, il pollo, le cipolle tagliate a tocchetti, il marsala, il succo di 2 limoni, e mezzo, spargendo i chiodi di garofano, il sale e il pepe. 

Coprite il tutto e lasciate cuocere per 3 ore a fuoco basso, controllando un paio di volte che il sugo non si sia troppo rappreso.

Sbucciate intanto la metà del limone rimasta, togliendo anche la parte bianca e tagliatelo prima a fette e poi in quarti.

Controllate la cottura: la carne deve quasi staccarsi dall’osso; le cipolle devono essere sciolte nel sugo ed eventualmente aiutatevi con un frullatore ad immersione.

Servite caldo in tavola, sollevando il coperchio a favore di naso dei commensali, per catturare la loro attenzione!


Buon appetito.

lunedì 16 gennaio 2017

Blue Monday, il giorno più triste dell’anno

lunedì 16 gennaio 2017 - Sensi e Sensazioni 

Ad ascoltare la Stampa, oggi è il lunedì più nero dell’anno! C’è chi, tramite una complicata equazione, ha calcolato questa tesi.
E ad avvalorarla, vengono considerati più fattori quali: stufi dell’inverno, si inizia a sentire economicamente il peso delle spese effettuate durante le feste, si soffre la stanchezza del rientro al lavoro dopo le vacanze.

Il Blue Monday potrebbe rappresentare anche un utile invito alla riflessione: siamo più tristi e la malinconia si sente maggiormente? 

Islanda - giugno 2011

Islanda - giugno 2011

Islanda - giugno 2011
Quando il grigio ti sovrasta con la sua immensità e la nebbia ti avvolge in un fastidioso disagio, sotto allora con i rimedi: ritagliati del tempo per un’attività fisica; scegli degli obiettivi da raggiungere; cerca di vivere la giornata, assaporandone ogni attimo; trascorri felici momenti con amici e famiglia; créati orizzonti e coltiva sogni per condividerli. 

La tristezza è una sensazione, viviamola dunque come tale e rivalutiamola. Il nostro arcobaleno di emozioni, può accogliere anche quelle negative, per esaltare il valore di tutte le altre.

L’ Happiest Day, il giorno più felice dell’anno, fra il 21 e il 24 di giugno, arriverà, facciamoci trovare preparati e in perfetta forma!


sabato 14 gennaio 2017

Allied, un’ombra nascosta di Robert Zemeckis

sabato 14 gennaio 2017 - Andiamo al Cinema


Casablanca, film del 1942 con Bogart e Bergman, è stato e sarà sempre un cult difficilmente copiabile.

Ambientare l'inizio di questa storia nella città marocchina, pur nella bravura di Pitt e Cotillard, divi irraggiungibili e impeccabilmente agghindati, necessitava di un regista come Robert Zemeckis per sostenerne un possibile confronto.

La storia del grande amore tra le due spie, ambientata durante la seconda guerra mondiale, si fa apprezzare per le fastose scenografie, per le ricostruzioni degli ambienti molto curate e per le scene: quella erotica nella tempesta di sabbia o la tensione del parto nell’ospedale bombardato dai tedeschi, fanno inevitabilmente apprezzare la maestria e il senso di fare cinema di Zemeckis. 

La sintonia tra i protagonisti è perfetta. Un film non del tutto appagante, ma godibile.

venerdì 6 gennaio 2017

Collateral Beauty di David Frank

venerdì 6 gennaio 2017 - Andiamo al Cinema


Un uomo che deve riconquistare la fiducia di sua figlia, una non più giovane single col desiderio di diventare mamma, un uomo con una malattia terminale, nella paura di confessare la verità ai propri cari. 

Intersecano le loro storie con tre attori-angeli: morte, tempo e amore, per essere aiutati a far ritrovare la voglia di vivere, al protagonista Smith, nel dolore infinito di aver perso la figlia di sei anni per un gravissimo tumore.

La parola chiave è quella “bellezza collaterale” da riscoprire accanto alla moglie che non ha mai smesso di avere fiducia nel suo ritorno, per ripartire come due sconosciuti.

Un cast di stelle al massimo della loro interpretazione: Will Smith, Edward Norton, Helen Mirren, Keira Knightley, Kate Winslet, Michael Pena, in gara di bravura. 

Portatevi il fazzoletto, rilassatevi e godete di questo film che la critica ha quasi distrutto e che invece è da vedere assolutamente, con gli occhi e col cuore, in un turbinio di emozioni e commozione.

Venezia e Oratorio dei Crociferi

venerdì 6 gennaio 2017 - Sensi e Sensazioni 

L'Oratorio si trova in Campo dei Gesuiti, nel sestiere di Cannaregio e fu fondato nella metà del XII secolo insieme all'ospedale retto dai padri Crociferi, per l’accoglienza e il ricovero di pellegrini e crociati in partenza per la Terrasanta.



Nel corso del 1400 l’ospedale fu convertito in ospizio per donne indigenti e comprendeva 15 stanze su due piani.

Il piccolo ambiente custodisce un unicum pittorico di Jacopo Palma il Giovane e i quadri sono suddivisi in tre categorie in relazione alle funzioni e caratteristiche dell’oratorio stesso:

. Storia dei Crociferi e del loro ospedale
. Funzione dell’Oratorio come cappella in un ospizio 
. Carattere liturgico dell’Oratorio come cappella, in senso generale.


Pasquale Cicogna assiste alla messa celebrata da padre Balb

Pasquale Cicogna riceve l'annuncio

Pasquale Cicogna visita la chiesa dei Crociferi
Appena entrati, si scorgono tre teleri che illustrano, in una sorta di reportage, episodi collegati a Pasquale Cicogna, Doge a fine cinquecento e protettore dei Crociferi.


Papa Cleto istituisce l'ordine dei Crociferi

Papa Paolo IV consegna un Breve all'ambasciatore veneziano
A lato dell’altare, viene rappresentata la memoria storica dell’Ordine religioso, col chiaro tentativo di simboleggiare una unione  tra Roma e Venezia, grazie alle vedute laterali di Castel Sant’Angelo e del Campo dei Gesuiti.


Flagellazione di Cristo
Sopra l’ingresso, col telero della Flagellazione, l’artista allude alla purificazione necessaria per poter accedere al luogo sacro, ponendo il visitatore davanti alla sofferenza dell’umanità.


Trasporto di Cristo
Di fronte all’altare, sulla destra, viene mostrata la morte di Cristo ormai avvenuta e il trasporto del suo corpo, esattamente lungo il percorso che conduceva al luogo di sepoltura.


Cristo in Gloria, il doge Raniero Zeno, la dogaressa e vari ritratti
Sulla sinistra, l’ultimo telero racchiude il carattere religioso del luogo, gli avvenimenti storici e contemporanei del pittore, con presenti quasi tutti i personaggi connessi alla storia dell’ospizio.




La scultura lignea a destra dell’altare, rappresenta una Pietà che anticamente collocata in una cappella al primo piano, era destinata alla devozione privata delle donne anziane accolte nell’ospizio.

Jacopo Palma il Giovane (1550-1628)
Nipote del più noto Jacopo Palma il Vecchio, ricevette una formazione artistica insolita per i suoi tempi: piuttosto che seguire la classica educazione presso le botteghe degli artisti, trascorreva il suo tempo a ricopiare i capolavori del Tiziano e del Tintoretto. 

Le sue indiscutibili capacità vengono notate dal duca di Pesaro, grazie al quale trascorrerà un periodo a Roma, esperienza che segnerà inevitabilmente la sua futura carriera artistica.
Influenzato dai motivi naturalistici che aveva conosciuto durante questo periodo, in questo ciclo, il Giovane dimostra di aver intuito l’importanza del linguaggio pittorico come forma di comunicazione tra artista e spettatore.








Venezia

venerdì 6 gennaio 2107 - Andar per Città

Almeno una volta all’anno, è tradizione una visita a questa città che ha sempre qualcosa di affascinante da proporti, anche tra le calli, lungo i canali e attraverso i ponti dei sestieri meno frequentati e meno conosciuti, ma sempre intriganti. 

Uno scrigno prezioso, che si apre e offre le sue gioie nascoste a chi abbia voglia di uscire dai circuiti tradizionali e inoltrarsi tra le strette calli e i meravigliosi campielli, pronti a svelarsi a chi ha voglia di prendersi il tempo come amico e seguire nuovi percorsi fuori dal classico itinerario.