martedì 18 agosto 2020

Dobbiaco – Lienz, una tranquilla scorribanda in territorio austriaco

martedì 18 agosto 2020 – Sensi e Sensazioni


Dopo ieri lunedì, con la grande avventura delle Tre Cime, eccoci a Dobbiaco per cimentarci con una delle altre chicche in programma nella nostra vita. 

La ciclabile fino in Austria, percorso facile, ma mai affrontato.

La Ciclabile della Drava è comunemente conosciuta come la “San Candido-Lienz”, ma inizia dalla stazione di Dobbiaco in Val Pusteria, nei pressi della sorgente della Drava e segue questo fiume per 366 chilometri fino alla città slovena di Maribor.

Il tratto sino a Lienz è di 49 chilometri, che anche se sembrano lunghi, sono quasi tutti in discesa e molto facili da percorrere.

Il dislivello è di 500 metri, la pista asfaltata e il percorso dura dalle 2 alle 3 ore. Si noleggia la bici alla stazione di Dobbiaco, si corre per prati e boschi fino al paese di San Candido e si tocca Versciaco e Prato alla Drava. Si attraversa il confine e si lambiscono le località austriache di Sillian, Strassen, Abfaltersbach, Assling e Leisach, fino alla stazione di Lienz. 

Si riconsegna il mezzo alla stazione di Lienz e si torna comodamente con il treno regionale.
























lunedì 17 agosto 2020

Le Tre Cime di Lavaredo, il simbolo delle Dolomiti

lunedì 17 agosto 2020 – Sensi e Sensazioni



Non sono un grande appassionato di montagna, ma quando la meta è importante, inseguita e rimandata da diversi decenni e si presenta l’occasione, magari sottolineata e anche agognata dalla moglie, ecco che ci si prepara alla grande impresa.

Ho dovuto pertanto cominciare dal capire il viaggio, le tappe per arrivare, le aree sosta per il camper, il percorso e tutto ciò che rende “l’impresa” possibile. Fortuna vuole che fisicamente siamo preparati! 

Per arrivare alla meta, da Caldiero, si percorre l’autostrada o la normale fino a Dobbiaco e poi si prosegue verso la valle di Landro, il lago di Landro e Misurina.


Al lago di Misurina si svolta a sinistra e si sale lungo una strada asfaltata a doppia corsia, fino alla sbarra dove si paga il pedaggio (per il Camper 45 euro), per arrivare sul grande parcheggio del rifugio Auronzo (2320 metri).

Questo dopo quasi 4 ore di strada normale, con l’autostrada a bollino rosso. Ci ritroviamo davanti a uno stupendo panorama delle Dolomiti (che naturalmente non conosciamo), ma che le indicazioni e i tabelloni in loco, ci permettono di tentare di imparare.















Sono le 18:00 e il tempo non promette niente di buono, decidiamo di cenare al rifugio (ottimi canederli, salsiccia con polenta e frutti di bosco in quantità industriale). 

Comincia a piovere e la cosa ci mette un po’ d’ansia, confermata dalle previsioni offerte dal cellulare, che indicano una due giorni di grandi nuvole con seguito di pioggia. 

Trascorriamo una notte inquieta, anche se il ticchettio della pioggia che ci fa da sottofondo, in luoghi diversi sarebbe il toccasana per dolci sogni. 

Al mattino però, guardando dal finestrino, si intravedono chiazze di cielo azzurro; il chè ci fa ben sperare. 

Andiamo a colazione al rifugio e poi, dopo i preparativi dello zaino, che carichiamo di spolverini e ombrello scaramantico, per le 9 iniziamo la nostra avventura o meglio l’escursione lungo una sterrata contrassegnata con il numero 101, che passa sopra il bosco, lungo dei ghiaioni, sino ad arrivare a una chiesetta dedicata a Maria Ausiliatrice e poco dopo al rifugio Lavaredo (2344 metri).


























Proseguiamo fino alla Forcella Lavaredo (2454 metri), da dove notiamo la vera forma classica delle Tre Cime. In lontananza fa capolino il rifugio Locatelli (2405 metri).





























Da lì, lo spettacolo è veramente mozzafiato!

Scendendo, stiamo circumnavigando le Cime lungo il lato nord e arriviamo sul versante opposto, incontrando un laghetto alpino (la sorgente del fiume Rienza) e il rifugio Langalm (2283 metri).




























Raggiungiamo il Col Forcellina e dopo il grande ghiaione, la Forcella di Mezzo, per arrivare nuovamente al parcheggio da cui abbiamo iniziato l'escursione.









Abbiamo impiegato 3 ore, con tanto entusiasmo, poca fatica e un bellissimo ricordo da portare nel cuore!