mercoledì 1 agosto 2018 - Ti cuntu la Sicilia
Sbarchiamo dalla nave e ci tuffiamo nel caos di fine giornata di Palermo. Dopo alcune controversie col tom tom e con i consigli di pseudo riviste specializzate, non avendo trovato un tranquillo posto per la notte, pensiamo di portarci a Monreale che dista solo 10 chilometri, sperando di avere miglior fortuna. In effetti, sulla salita che porta a questo borgo, troviamo un parcheggio che ci ispira fiducia. Lasciamo il mezzo e ci incamminiamo verso questa cittadina tutta da scoprire.
Ormai è notte e per cena non ci resta che scoprire subito le dolci prelibatezze siciliane dirigendoci prima in una pasticceria e poi in una gelateria sulla piazza principale, che guarda caso portano lo stesso cognome “Mirto” e che sembra di buon auspicio.
Riconosciuta anche dall’Unesco per l’importanza artistica e architettonica, la città si apre al viaggiatore con la sua famosa cattedrale, un luogo di interesse storico culturale, voluta dal re normanno di Sicilia, Guglielmo I, che la chiamò Santa Maria Nuova, in onore della Madonna apparsagli.
Considerata una delle più importanti chiese medioevali del mondo, in essa si fondono varietà di stili e originalità strutturale veramente uniche. Nota in tutto il mondo per i suoi mosaici, molti in oro, voluti da Guglielmo II e fatti realizzare da maestranze veneziane su stile bizantino. Queste opere d’arte rappresentano la ricchezza e il potere che il Regno di Sicilia raggiunse durante la dominazione normanna.
Nell’abside, spicca il grande mosaico del Cristo Pantocratore, un’immagine unica che ritroveremo nella cattedrale di Cefalù.
L’abitato sorse proprio accanto alla cattedrale come esempio di società multietnica, caratterizzata dalla presenza di arabi, bizantini, normanni, spagnoli dove ciascun gruppo ha dato il suo apporto, anche allo sviluppo architettonico.
Accanto alla cattedrale, il monastero di San Benedetto, l’interessante Museo diocesano e sulla Piazza Vittorio Emanuele II, il giardino con la celebre Fontana del Tritone.
Dietro al Palazzo del Municipio, il Belvedere, un giardino pubblico da cui è possibile ammirare la Conca d’Oro e Palermo.
Da segnalare inoltre Tagliavia, con il suo complesso monastico di Maria Santissima del Rosario, e San Martino delle Scale, con il complesso benedettino.
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