sabato 4 agosto 2018 - Ti cuntu la Sicilia
Lasciato San Vito, ci inerpichiamo verso Erice, non senza difficoltà di parcheggio camper, ma alla fine scopriamo Porta Spada, dove iniziano le mura ciclopiche Elimo Puniche e la nostra visita inizia da qui.
Sulla cima del monte omonimo e affacciato sul golfo di Trapani, il piccolo e caratteristico borgo medioevale, con stradine strette e lastricate, cortili e chiesette, ti chiede tempo solo per ammirare la vastità e la bellezza del paesaggio.
Il modo migliore per visitare Erice è passeggiare lungo le sue strade, lasciarsi guidare dall’istinto, perdersi nei suoi angoli ed assaporare l’atmosfera unica di questo borgo.
Il Duomo, con il suo alto campanile, fu costruito nel 1334 da Federico d’Aragona con uno stile gotico un po’ ibrido, dedicato alla Vergine dell’Assunta.
Dalle stradine dietro il duomo si può gironzolare nel centro del paese, tra angoli suggestivi, negozietti di souvenir e pasticcerie storiche.
Il simbolo del paese è ovviamente il Castello di Venere, di epoca normanna, che sorge proprio sulla rocca a strapiombo e che offre una vista spettacolare. Fu costruito nei sec. XII e XIII sui resti
Accanto al castello, le Torri Pepoli e la bella villa comunale Balio.
Sotto le torri, su una piattaforma rocciosa, svetta la suggestiva Torretta Pepoli.
La storica Pasticceria di Maria Grammatico, la fila per entrare, offre i suoi squisiti dolcetti alle mandorle, le genovesi, la frutta di martorana: impossibile resistere.
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