mercoledì 8 agosto 2018 - Ti cuntu la Sicilia
Visitiamo questa chiesa al termine di 340 gradini che collegano Ragusa alta con Ibla e ne siamo colpiti perchè, oltre a essere bella, è composta da stili di epoche diverse. L’interno è a tre navate e numerose cappelle, ma priva di abside.
Abbiamo inoltre la fortuna di trovare a farci da guida, un custode veramente gentile e preparato che ci parla di questo capolavoro come di un luogo da lui vissuto e amato.
La tradizione parla che sarebbe stata edificata dai monaci Cistercensi dell’abbazia di S. Maria di Roccadia di Lentini, nella prima metà del secolo XIII, e riveste una notevole importanza dal punto di vista architettonico, perché mantiene un’intera navata e numerosi resti lapidei di stile gotico che ricordano lo stile architettonico della città prima delle distruzioni operate dal terremoto del 1693.
Conserva inoltre numerosi capolavori come “il Transito della Vergine”, opera in terracotta del 1538
e nel quarto portale, il fascio di colonnine in stile gotico.
Visitiamo questa chiesa al termine di 340 gradini che collegano Ragusa alta con Ibla e ne siamo colpiti perchè, oltre a essere bella, è composta da stili di epoche diverse. L’interno è a tre navate e numerose cappelle, ma priva di abside.
Abbiamo inoltre la fortuna di trovare a farci da guida, un custode veramente gentile e preparato che ci parla di questo capolavoro come di un luogo da lui vissuto e amato.
La tradizione parla che sarebbe stata edificata dai monaci Cistercensi dell’abbazia di S. Maria di Roccadia di Lentini, nella prima metà del secolo XIII, e riveste una notevole importanza dal punto di vista architettonico, perché mantiene un’intera navata e numerosi resti lapidei di stile gotico che ricordano lo stile architettonico della città prima delle distruzioni operate dal terremoto del 1693.
Conserva inoltre numerosi capolavori come “il Transito della Vergine”, opera in terracotta del 1538
e nel quarto portale, il fascio di colonnine in stile gotico.
Nessun commento:
Posta un commento