venerdì 19 settembre 2025 - Sensi & Sensazioni
Buttando un occhio alla bella chiesa dei santi Pietro e Paolo, ci ritroviamo in pieno quartiere San Salvario, in piazza Saluzzo, dove chiuderemo la nostra impegnativa, ma proficua giornata culturale, dando spazio anche al meno nobile desiderio di sopravvivenza gastronomica.
Ed eccoci davanti ad Aristarco Scannabue, un bistrot ricercato, ma accessibile a chiunque, che dal 2008 fa parte di San Salvario, un quartiere che “da alto rischio” in pochi anni è diventato “In”.
Agnolotti del Plin ai tre arrosti, Guancia brasata al Barbera e per chi vuol osare: “La Finanziera” e poi il dolce sovrano: Tonda e Gentile (Gelato alla nocciola, Torta Morbida e Semifreddo di Zabaione). Buon appetito!
A proposito: Aristarco Scannabue è lo pseudonimo utilizzato dal letterato torinese del XVIII secolo Giuseppe Baretti.








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