venerdì 19 settembre 2025 - Sensi & Sensazioni
Certe volte, visitando Torino, è piacevole avere certi incontri ravvicinati del terzo tipo:
Casa Scaccabarozzi, meglio conosciuta dai torinesi col nome di Fetta di Polenta è sicuramente un edificio che merita di essere incontrato, se fino adesso ne hai solo sentito parlare.
Il palazzo sorge nel quartiere di Vanchiglia, che fu, tra l’altro, il nome della società di costruttori a cui fu commissionata la costruzione dell’edificio nel 1840. Della società faceva parte all’epoca anche Alessandro Antonelli, il noto progettista della Mole, il quale volle testare le sue qualità con questa costruzione sul suo stesso terreno, intrapreso più come una scommessa che come una vera e propria esigenza di costruzione.
Guardando le dimensioni del palazzo, trapezoidale-triangolare molto stretto (16 m x 5 m x 54 cm), si può meglio comprendere l’eccezionalità dell’opera. Il palazzo è costituito da 9 piani, di cui 2 sotterranei, collegati da una piccola scala a forbice in pietra. Nel lato di 54 cm, per ottimizzare al massimo lo spazio, Antonelli decise di porvi la canna fumaria. L’altezza complessiva dello stabile è invece di 24 metri. I primi tre piani furono ultimati nel 1840, mentre i successivi tre furono aggiunti nel 1881.
Il nome comunemente attribuitogli dai torinesi, è dato dalla curiosa forma dell’edificio, somigliante a una vera e propria fetta, e dal suo caratteristico colore giallo. In realtà il palazzo prende il nome dalla moglie di Antonelli, Francesca Scaccabarozzi, insieme alla quale l’architetto vi dimorò alcuni anni, dal momento che nessuno voleva abitarci temendo un crollo di una costruzione così anomala per l’epoca. Rimane sicuramente uno degli edifici più curiosi della città che merita di essere visto almeno una volta.





Nessun commento:
Posta un commento