lunedì 15 maggio 2017 - Il mio cammino
Una notte a Lavacolla e il mattino, con l’autobus dell’aeroporto, mi fiondo in città; una colazione da turista in una delle tante pasticcerie e comincio il mio tour. E’ la terza volta che visito Santiago città e oggi penso di cercare quei posti in cui avrei voluto, ma per diversi motivi non sono riuscito a fermarmi.
Il fascino delle università mi attira, entro nel palazzo “de Fonseca”, in quella che fu la prima università di farmacia e resto colpito dal chiostro interno. Poi è la volta del “Rectorado”, in piazza della basilica, che conserva le foto di tutti i personaggi illustri che hanno fatto grandi quelle università e i loghi delle stesse, di tutto il territorio spagnolo.
Approfitto del mezzogiorno per ritirare la “Compostella” del mio percorso e anche l’attestato che certifica che dal 23 maggio 2014 al 15 maggio 2017, partendo da Saint Jean Pied de Port a Santiago, ho percorso 799 km a piedi.
Mi aggiro per le vie del centro e decido di visitare alcune chiese che mi incuriosiscono: San Benito de Mursia e San Bieito do Campo e poi ripasso su luoghi già conosciuti gli anni scorsi, per scoprire che in “rua da troia” dove, in cinque,abbiamo alloggiato due anni fa, la facoltà di farmacia ha creato un museo romantico che parla dell’abitazione e della vita universitaria a fine secolo XIX, resa immortale da Alejandro Pérez Lugín nel suo romanzo omonimo.
Un’altra bellissima chiesa fatta museo è “San Martìn Pinario”; intanto il sole ha preso piede su tutta la linea e mi permette le ultime foto luminose.
Mi resta ancora un’oretta prima di tornare e la dedico alla mostra “Arte e Xeometrìa con papel”.
Mi stacco da Santiago con una leggera nostalgia, ma ho anche voglia di ritornare tra i miei cari.
So che ci rivedremo presto, perchè il mio cuore si muove in questi paraggi, e quindi è solo un arrivederci.
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