giovedì 11 maggio 2017 - Il mio cammino
La vita, vista dall’alto, è semplicemente perfetta! (Valter)
Mi stacco da Triacastela alle 9:00 in punto. Mi son messo in testa di recuperare un giorno per trascorrerlo come turista a Santiago e quindi, oggi e nei prossimi giorni, cercherò di forzare il passo per fare qualche chilometro in più.
Come ormai di rito, indosso la mantella e mi accingo a una tappa che offrirà solo la bellezza della natura, come compagna di viaggio. Sono su un sentiero in costa alla montagna e l’unica preoccupazione è di non scivolare su un terreno reso viscido e paltanoso.
Si arriva a Sanxil, gruppo di case e il nulla come contorno. Guardo il meteo così per sfizio, che mi rimanda tante nuvolette sotto ogni ora del giorno e una temperatura di 9°Celtius, ma tant’è, nulla cambia.
Su di una salita vengo superato da due ciclisti mantellati, che mi rimandano sorridendo il “buen camino” di rito. Sorpasso il rifugio per pellegrini denominato “Respira y Disfruta”, ma c’è poco da godere. Scivolo su di un sasso non visto e mi ricordo di essere partito con una caviglia in non buone condizioni, che naturalmente è la prima ad assaporare il gusto della storta. Mi parte un’imprecazione, ma sento che due occhi e due orecchie non proprio umane mi stanno guardando e chiedo scusa alla categoria!
All’altezza di Aguiada, una piccola chiesa, improbabile rifugio di due pellegrini che si stanno preparando un minimo di colazione.
Sono in vista di Sarria, tappa di quella giornata. 18,3 chilometri percorsi ed è quasi l’una. Nell’attraversare il paese mi rifugio in un’osteria con l’intenzione di riposare e asciugare le stanche membra.
Incontro una coppia di Biella e nelle presentazioni vengo a conoscenza che la signora è una pubblicitaria in pensione, quindi diventa facile la conversazione e lo scambiarsi l’emozione del pasto frugale. Il gestore ha sul fuoco una gran pentola d’acqua da cui sporge un prosciutto come si presenta nelle fotografie e quindi è d'obbligo assaggiare quella specie di “jamón Praga spagnolo”.
Riparto dopo una mezz’ora, non prima di aver catturato quel poco di immagini che il luogo offre. La via passa sopra l’autostrada e dopo una salita abbastanza lunga arriva alla “Igrexa de Santiago de Barbadelo. Cammina, cammina “a las cinco de la tarde” ho già percorso altri 12 km e un po’ affaticato mi fermo per la notte alla “Casa Morgade”.
30,3 km percorsi.
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