domenica 26 giugno 2016 - Il mio Cammino
Dopo il pernottamento alla Pensiòn Lizaso, con tutto l’entusiasmo e l’adrenalina che scalpitano, facciamo un piccolo perlustramento tra le vie di Irun e affrontiamo la prima tappa, abbastanza dura soprattutto per i dislivelli.
E’ un percorso comunque bellissimo: dopo aver fiancheggiato la sponda di un torrente, cominciamo a salire. Il cammino tra i boschi è piacevole e nell’arco di pochi chilometri intravvediamo la prima meta interessante della nostra avventura: la deliziosa chiesa del Santuario di Guadalupe, datata 1585.
Ci si riimmerge nei boschi del monte Jaizkibel e arrivati alla sommità, cominciamo a vedere l’oceano e le prime case della nostra seconda meta: Pasajes San Juan, un suggestivo borgo di pescatori, che lascia al nostro entusiasmo, una serie di immagini spettacolari da memorizzare e portare con noi per sempre.
Ci dirigiamo al villaggio e via via che si scende, lo scenario si trasforma sino a diventare un paesino delle nostre dolomiti, però in riva al mare.
Per procedere nel nostro viaggio, dobbiamo attraversare quella lingua di mare che divide in due il paese.
C’è una piccola imbarcazione che ci aspetta e ci traghetta sull’altra sponda e subito affrontiamo il lungomare verso il mare aperto, lasciando a malincuore quelle bellissime cartoline.
Alla fine del molo, una stretta scalinata ci porta verso il bosco che ci sovrasta e ci permette ancora di perdere un po’ di tempo ad armeggiare con le foto del cuore.
L’oceano adesso ci accompagna nel nostro andare e sarà con noi sino a San Sebastiàn, adagiata in una conca, con le sue tre spiagge, che ci accoglie stanchi, ma ancora pieni di voglia per un giro di ricognizione e per conoscere il paese.
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