venerdì 5 agosto 2016

Vilnius e Užupis

venerdì 05 agosto 2016 - Sensi e Sensazioni

Sulla riva destra del fiume Vilnia, sorge un quartiere eccentrico e contradditorio.

Nelle sue case, storicamente abitato da ebrei, la maggior parte dei quali, sterminati durante l’Olocausto, nel corso della seconda metà del novecento, sotto la dominazione sovietica, vi si installarono elementi marginali della società: senzatetto, vagabondi e prostitute.

Negli anni 90, artisti e intellettuali, attirati dai prezzi bassie dall’atmosfera bohémienne del sobborgo, iniziarono a trasferirsi in questo quartiere.

Per le sue gallerie d’arte, i laboratori artistici, i caffè, il clima rilassato e anticonformista che vi si respira questa zona può oggi essere considerata una piccola Montmartre.

Il merito di questa radicale trasformazione si deve in gran parte alla bizzarra e goliardica idea del poeta, musicista e regista di cinema Romas Lileikis che il 1°aprile del 1997, insieme ai residenti della zona, dichiarò la fondazione della Repubblica indipendente di Užupis, con tanto di costituzione, un presidente, un piccolo esercito e una bandiera in quattro diversi colori, uno per ciascuna stagione.

Una idea nata per gioco e per provocazione, per riconquistare l’anima del rione, all’epoca ancora degradato e pericoloso, e trasformarlo in un luogo creativo e propositivo dove far crescere i bambini in tranquillità e liberare i sogni degli adulti sviluppando idee, ideali di tolleranza e progetti artistici.

Il successo del piccolo stato fondato sull’arte e la fantasia è stato immediato; numerose delegazioni d’Europa l’hanno riconosciuto e persino il Dalai Lama è divenuto cittadino onorario nel 2001. Lileikis è ancora oggi il Presidente e la promozione di idee, di sogni, di attività sociali e artistiche e di una pacifica convivenza tra le persone sono tuttora i loro obiettivi. 

I 41 articoli della Costituzione, un inno all’anticonformismo, alla libertà, alla pace e all’amore, sono incisi su pannelli esposti sul muro di una delle vie principali del quartiere e costituiscono i cardini dell’anima e della filosofia della giovane repubblica.

La leggenda della sirenetta in bronzo creata dallo scultore Romas Vilciauskas, che occupa una speciale nicchia sull'argine del fiume, narra che lei stessa attiri turisti e curiosi e chiunque si arrenda al suo fascino, rimarrà ad Užupis per sempre.


















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