lunedì 8 agosto 2016 - Sensi e Sensazioni
Il monastero Domenicano o di Santa Caterina è uno degli edifici più antichi della città medievale.
Nel dedalo di viuzze che la compongono, ne presenta una molto caratteristica e suggestiva: il Passaggio di S.Caterina, sui resti di parte dell'originario convento, con pavimentazione e lastricato, dove sono collocate una serie di antiche pietre tombali, che risalgono sino al 1381.
Girando poi a destra, in Katariina Kaik, si può entrare, da una scaletta, nella zona di clausura, visitabile dietro versamento di 3 euro ad una deliziosa “diversamente giovane” signora, che sembra fare tutt’uno con l’ambiente. Le stanze emanano un forte richiamo alla meditazione e alla riflessione, con i sentori di storia dei loro reperti.
Per ritrovare ancora tracce del convento di Santa Caterina, basta girare l’isolato e, ammirando la cattedrale dei santi Pietro e Paolo, gironzolare nella parte storica.
Nel 1799, alla piccola comunità cattolica della città, venne concesso l'ex refettorio del convento di Santa Caterina e nel 1841 l'architetto Carlo Rossi, noto per le sue opere a San Pietroburgo, progettò una basilica neogotica, senza abside e con un esterno neoclassico.
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