martedì 2 aprile 2013 - Pensieri e parole da condividere
Se non si fanno le riforme l’Italia ha chiuso. Ci sarà il cambiamento? Come?
Non conosco un altro caso di un successo come quello del M5S, così grande e rapido. E non ho neppure notizia di un movimento politico che si sia suicidato tanto rapidamente.
Evidendetemente gli amici del M5S non hanno letto “L’arte della guerra” di Sun Tzu, un manuale scritto circa 2.400 anni fa.
Sun Tzu sostiene che per vincere una guerra è indispensabile saper dividere il nemico.
E questo Grillo non è stato proprio capace di farlo: nel giro di un mese è riuscito a unire le forze che si oppongono al cambiamento e contemporaneamente ha spaccato in due gli elettori del M5S.
E già i sondaggi registrano un diminuzione dei suoi consensi. Ma io credo che stia perdendo molto di più di quel che mostrano i sondaggi. Almeno a sentire la gente che conosco.
Una fetta maggioritaria della base Pd premeva per il cambiamento e sarebbe stato possibile tirar fuori un governo con un programma decente. Ma a forza di insulti hanno spinto Bersani e Napolitano a percorrere un’altra via… La mossa dei 10 saggi è un modo nuovo per fare un governo Bersani (o simil Bersani) con il sostegno esterno, più o meno nascosto, di Lega e Pdl.
Potevamo ottenere un vero cambiamento con un governo dei sogni alla siciliana, e ci ritroviamo in mano una cacca rimasticata.
Grazie.
Sarebbe da mettersi a piangere preconizzando il crollo alla cipriota, con una avvitamento talebano, endemica guerra per bande e la gente che non arriva a fine mese che si spara. O spara a qualcun altro.
Cosa ci può salvare?
Mi sforzo di essere ottimista (ma non è facile).
A nostro favore abbiamo che l’economia italiana è troppo grande e il nostro crollo sarebbe un disastro mondiale…
Abbiamo anche la più lunga e ricca tradizione cooperativa e il volontariato più attivo del mondo.
Possibile che non riescano a coagularsi forze che impongano ‘ste benedette riforme?
L’altro punto a favore è il fatto che il vecchio mondo è finito, i nuovi equilibri planetari non possono più tollerare che l’Italia sia un posto dove falso in bilancio e insider trading non sono reati penali e dove la giustizia che non funziona, la burocrazia psicotica e la corruzione corporativa, impediscono gli investimenti stranieri. Sinceramente suppongo che Obama stia facendo qualche telefonata tipo: “Caro Berlusca, hai rotto… C’ho un drone con un missile puntato sul tuo culo bianco, non fare più cazzate o ti incenerisco!”
E secondo me B. fa tanto il gradasso ma non vuole sperimentare l’efficienza dell’aviazione americana.
A favore del cambiamento c’è poi una parte dei poteri forti italici. Credo che non siano imbecilli e che l’abbiano capito che il banchetto della rapina al denaro dello Stato è finito e si rischiano le barricate.
Dopo anni che fingono di volere le riforme non possono più far solo finta. O le riforme o la morte, nostra ma anche loro.
Se le cose stanno così allora è anche possibile che dietro la manovra dei 10 saggi napolitani ci sia una sottile astuzia alla Sun Tzu.
Potrebbe essere che Re Giorgio abbia scelto 10 componenti della vecchia nomenclatura soppesando bene i nomi in modo tale di ottenere un mix di personalità che siano realmente capaci di stilare un programma di riforme che forzi la mano ai loro rispettivi partiti. Gli uomini che incarnano le idee e gli schieramenti a volte fanno la differenza… Potrebbero sparigliare i giochi, permettere la fiducia a un governo simil Bersani e quindi dar vita a vere riforme vigilate dai poteri forti e dall’aviazione della Nato.
L’ultimo elemento in questo tentativo di restare ottimisti è Bersani. Tutti lo danno per spacciato, e c’è chi aggiunge sardonico che Bersani è un perdente nato… Uno sfigato che fin dalla scuola tutti prendevano per il culo… In effetti gli è andata proprio male… Pareva certa la vittoria alla grande del centrosinistra, invece gli scoppia il M5S in faccia e si trova in un ingarbuglio pazzesco… Se non è sfiga questa! Bersani è uno che non ha mai vinto facile…
Ma io credo che questo fatto di non essere mai stato un ragazzetto di successo sia il suo grande vantaggio. E lo dico perché anche a me a scuola tutti mi pigliavano per il culo. E so come ci si sente. Se non muori ti irrobustisci. Infatti, a ben guardare Bersani ha mostrato di avere coglioni da vendere: ha sfidato quell’elegantino di Renzi alle primarie, è riuscito a non far candidare i peggio bulletti della scuola (D’Alema e Veltroni) ha portato in parlamento il 70% di facce nuove, ha sostituito la Finocchiaro con Grasso (e non è stato facile). Ed è stato lì a prendere gli insulti del M5S senza mai perdere la brocca…
E oggi l’unico modo che Bersani ha per uscire in piedi da questo casino è continuare a tessere la tela, dividere il nemico e riuscire a essere l’artefice del grande cambiamento italiano. E in effetti continua a ripetere: non sono ancora fuori dai giochi… Se riuscisse a mettere su un governo che fa le riforme spolperebbe in un colpo solo sia Renzi che Grillo. E smacchierebbe il giaguaro.
Ma nessuna ipotesi super ottimista si realizzerà se non ci sarà un’azione forte da parte degli italiani di buona volontà che in questo mese non hanno smesso di spingere perché nascesse un governo possibile.
Per ora non ci ha dato retta né il Pd (che non ha mai fatto proposte che non si potessero rifiutare) né il M5S.
Ma credo che con l’aggravarsi della situazione questo popolo del buon senso potrebbe anche riuscire a prendere in mano la situazione e farsi sentire… Come non saprei ma la fantasia non ci fa difetto…
Il Fatto Quotidiano, 2 aprile 2013
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