lunedì 1 aprile 2013 - Andar per Città
E’ il cuore della città, risultato di secolari trasformazioni che la arricchirono via via di importanti edifici medievali. Racchiude in sé la Basilica di San Petronio, il Palazzo dei Notai, il Palazzo d’Accursio, il Palazzo del Podestà sormontato dalla Torre dell'Arengo, il Palazzo Re Enzo, sotto al quale si apre la volta a crociera di un quadrivio pedonale e la scenografica facciata del Palazzo dei Banchi.
Basilica di San Petronio
Dedicata al patrono cittadino (ottavo vescovo di Bologna dal 431 al 450), è la più grande e importante chiesa bolognese.
Fino ad anni recenti la chiesa è stata amministrata come un'istituzione cittadina, essendo sempre stata considerata un simbolo del potere locale in contrapposizione al potere del Vaticano, rappresentato dalla cattedrale San Pietro.
La costruzione fu iniziata nel 1390.
Meridiana di San Petronio
Fu ideata e costruita da Gian Domenico Cassini, intorno al 1656. E’ la più lunga del mondo (lunga m 67,72, foro di luce a m 27 dal suolo, distanza fra i solstizi m 56); la sua lunghezza corrisponde alla seicentomillesima parte del meridiano terrestre. Venne ristrutturata nel 1775 dall'astronomo Eustachio Manfredi, il quale sostituì la linea di ferro con una di ottone.
Palazzo dei Notai
Antica sede della potente Società dei Notai. Di età tardo gotica, era di forma quadrangolare. L’edificio ha subito nel tempo diversi restauri. Le sei belle finestre che si affacciano sulla piazza, con i loro elaborati trafori e le loro colonnine in marmo, furono realizzate nel 1385. Sulla facciata principale, quella che dà su Piazza Maggiore, si nota lo stemma dei Notai - tre calamai con penne d’oca su fondo rosso vivo - aggiunto dal Rubbiani dopo il restauro. All'interno del palazzo si possono ammirare affreschi quattrocenteschi.
Palazzo Comunale (Palazzo d'Accursio)
Costituito da un insieme di edifici nel corso dei secoli uniti ad un nucleo più antico acquisito dal Comune alla fine del Duecento, comprendente fra l'altro l'abitazione di Accursio, maestro di diritto nello Studio bolognese.
La facciata, dove è tuttora collocata la Madonna con Bambino, fu arricchita a metà Cinquecento col bel portale di Galeazzo Alessi, sopra il quale fu posta la grande statua in bronzo di papa Gregorio XIII.
Palazzo del Podestà
Costruito agli inizi del XIII secolo, fu la prima sede del governo cittadino, ed è sormontato dalla Torre dell'Arengo, la cui campana grande - detta il Campanazzo - fu innalzata nel 1453. Si presenta con un ampio portico sovrastato da loggia ed è ornato da eleganti fasce di bugnato e da alte colonne che serrano gli archi.
Palazzo Re Enzo
Viene costruito tra 1244-46 come ampliamento degli edifici comunali. Appena tre anni più tardi diviene la 'residenza' del re prigioniero della battaglia di Fossalta: re Enzo di Sardegna, figlio di Federico II.
Numerose leggende fiorirono nella letteratura popolare intorno alla leggendaria figura del re prigioniero: il padre avrebbe offerto ai bolognesi in riscatto del figlio tanto oro da poter cingere le mura della città e ancora si favoleggia di una fuga del re nascosto dentro una 'brenta' o tino sventata però da una donna che avrebbe urlato “scappa, scappa!” ottenendo poi in ricompensa dal comune di potersi fregiare del cognome Scappi.
Palazzo dei Banchi
Deve il suo nome al fatto che qui avevano la propria sede numerose botteghe di cambiatori e banchieri.
E’ in realtà costituito da vari edifici di epoca medievale le cui facciate prospicienti la piazza sono state coperte con una sorta di quinta teatrale.
Questa facciata scenografica, realizzata tra il 1565 e il 1568 ha dato coerenza e unitarietà visiva alla piazza che aveva conservato fino a quel momento un carattere tipicamente medievale.
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