domenica 1 aprile 2013 - Andar per Città
Chiesa Cattedrale Metropolitana di San Pietro
Sede del Vescovo Metropolita: centro liturgico e spirituale della diocesi.
Studi recenti e i resti archeologici esistenti sotto la chiesa portano a ritenere che la sua origine sia paleocristiana e la sua più antica forma fosse basilicale, a tre navate.
Il Campanile
Alto 70 metri, presenta una copertura a cuspide che ingloba il vecchio campanile paleoromanico del X secolo.
La torre campanaria ospita la campana detta "la nonna" del 1594, che ha un peso di 33 quintali.
Le Torri
Sono solo le più alte delle venti rimaste nella “città turrita” che in epoca medievale ne contava più di cento.
Sono collocate strategicamente nel punto di ingresso in città dell'antica via Emilia. L'attuale isolamento in cui ci appaiono oggi al centro dello slargo di piazza di Porta Ravegnana non corrisponde ovviamente all'originaria sistemazione con costruzioni lignee intorno e passaggi sospesi di collegamento.
Realizzate in muratura come poche altre costruzioni, svolgevano importanti funzioni militari (di segnalazione e di difesa) oltre a rappresentare con la loro imponenza il prestigio sociale della famiglia. Alla fine del XII secolo se ne contavano in città un centinaio di cui solo una ventina, sopravvissute ad incendi, guerre e fulmini, sono oggi ancora visibili.
degli Asinelli
Viene costruita tra il 1109 e il ‘19 dalla famiglia omonima. Alta 97,20 metri, presenta una inclinazione di 2,23 metri e una scalinata interna di 498 gradini.
Garisenda
Coeva alla precedente, si differenzia visivamente per la minore altezza di soli 47 metri e il forte strapiombo (3,22 m). Dante che la vide ancora integra la paragona ad Anteo chinato nel XXXI° canto dell'Inferno.
Statua di San Petronio di Gabriele Brunelli del 1670. |
Voltone del Podestà
Sotto il Palazzo del Podestà. Originariamente sede del mercato e dei banchi dei notai, sotto i suoi archi venivano poi eseguite condanne alla berlina per i bestemmiatori o anche sentenze capitali per impiccagione. Qualche secolo più tardi gli venne attribuito anche un significato religioso con la collocazione delle quattro statue dei protettori di Bologna (S. Petronio, San Francesco, San Domenico e San Procolo). Suscita tutt’ora interesse la forma, per un curioso fenomeno di trasmissione della voce da un capo all’altro.
Fontana del Nettuno
Uno dei simboli della città, opera dello scultore fiammingo detto Giambologna, su progetto di Tommaso Laureti tra il 1563 e il 1566.
Piazza Santo Stefano
Superata via Castiglione, fatevi sorprendere dalla bellissima Piazza Santo Stefano.
La basilica di San Domenico è una delle chiese più importanti di Bologna, sede principale dell'ordine Domenicano.
L'antistante piazza è pavimentata in ciottoli di fiume, similmente alla non lontana piazza Santo Stefano, com'era in uso nel Medioevo. Nella parte posteriore della piazza è presente una colonna in pietre e bronzo, opera di Guido Reni (Madonna del Rosario, 1632), che commemora la fine della epidemia di peste, mentre nella parte anteriore si eleva la colonna con la statua di San Domenico.
Molto caratteristiche sono le tombe del glossatore Rolandino de' Passeggeri (1305) e quella di Egidio Foscherari (1289). Una terza tomba, quella della famiglia Muzzarelli, simile alle altre due, sorgeva a fianco della tomba di Rolandino. Simili tombe si trovano in un'altra piazza bolognese, adiacente alla chiesa di San Francesco.
Santa Maria dei Servi
Preceduta da un arioso quadriportico, sorretto da agili colonne in marmo, venne costruita dalla comunità dei Servi di Maria tra il 1386 e il 1437. Solenne e armonioso l'interno di forme gotiche a tre navate.
La cisterna dei Semplici
La sua opera più nota è la Cisterna di palazzo comunale il cui originale è però nel cortile della Pinacoteca, ma altri importanti interventi da ricordare sono quelli in Palazzo D’Accursio, Palazzo Caprara, il portico di San Mattia e il campanile della chiesa dei Celestini.
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