domenica 22 settembre 2024

Il Ritorno

domenica 22 settembre 2024 - Cicladi, le grand bleu 

È domenica, e con un po’ di tristezza, per la fine delle nostre vacanze, ci prepariamo a fare a ritroso l’iter di dieci giorni fa. 

Ci imbarchiamo qui a Naxos sul traghetto per Atene. Al molo del Pireo il tempo ci rilascia la possibilità di sgranchirci le gambe lungo le vie del centro e di fermarci allo “Street Souvlaki” il miglior street food di Atene, per assaggiare le sue specialità. 

Ritorno con il metro all’aeroporto e volo tranquillo fino a Verona. 

Termina così, già con tanta nostalgia, la nostra escursione alle isole Cicladi, con la promessa di un arrivederci a molto presto! 


 

 




sabato 21 settembre 2024

Filoti - Naxos

sabato 21 settembre 2024 - Cicladi, le grand bleu 

Sulla via del ritorno al nostro hotel, abbiamo ancora un po’ di tempo per visitare questo paesino molto caratteristico. È uno dei villaggi più grandi dell'isola, nella regione di Tragea, famosa per i suoi uliveti e le piccole chiese bizantine. 

Il nome Filoti è antico e si ritiene di origine ionica. Il paese di 1800 abitanti circa, è composto da tre insediamenti più piccoli: Liiri, Klefaro e Rachidi. 

È un tradizionale villaggio ad anfiteatro sulle pendici del monte Zas, con case bianche dai tetti piatti e strade strette e fiorite. 

A sinistra della piazza, la strada lastricata conduce a uno dei quartieri dove si trova la chiesa Panagia (Vergine Maria) Filotitissa. Svettante, un po' più in là lungo la strada, la Torre Barozzi è un sorprendente resto del lungo periodo di dominio veneziano dell'isola. Accanto alla torre, una parete marmorea con incastonato un rubinetto in marmo fa scorrere costantemente acqua sorgiva ed è accompagnata da un'iscrizione risalente al re Ottone, che regnò dal 1832 al 1862.


 

 

 





Apiranthos - Naxos

sabato 21 settembre 2024 - Cicladi, le grand bleu 

Si trova nella parte nord est di Naxos, a circa ventotto chilometri da Chora e ai piedi del Monte Fanari. 

Considerato uno dei più belli e pittoreschi villaggi di montagna, è costruito ad anfiteatro, regalando un'incantevole vista su tutta la fertile vallata. 

Le sue origini risalgono al 1420 e qui si parla un dialetto in greco antico misto a parole bizantine. 

È un piacevole paese con un susseguirsi di dedali di vie in salita, chiesette, negozi di artigianato, taverne tipiche e piccoli caffè dove sedersi e rilassarsi. Ma è il silenzio a regnare sovrano. 

Il significato di Apiranthos è abbondanza di fiori e infatti le case sono impreziosite da bouganville selvatiche e da oleandri colorati che si distinguono dal bianco immacolato delle abitazioni e delle strade. 

L'architettura del villaggio è unica: torri di pietra due delle quali del 17° secolo per opera dei Franchi, vecchie dimore con stemmi sull'entrata che testimoniano la dominazione veneziana, chiese e vicoli in marmo, fino al castello veneziano all'inizio del paese. 

Seguendo la strada principale si arriva ad una taverna dove un maestoso Platano regala ombra sul panorama circostante.

Due sono le chiese del paese: l’imponente Agias Kiariaki e la chiesa della Panagia Apeirathitissa considerata una delle più antiche e grandi di Naxos, proprio all'entrata del villaggio e fatta di marmo, con all'interno preziose icone.


 

 

 

 

Moutsouna, la miniera di smeriglio - Naxos

sabato 21 settembre 2024 - Cicladi, le grand bleu 

Moutsouna oltre che per la sua spiaggia, il mare e la quiete che regna sovrana, è anche famosa, sin dall’antichità, per le sue miniere di smeriglio, una varietà granulare di corindone che serve proprio per smerigliare. Con l'invenzione dello smeriglio sintetico le miniere sono state abbandonate e tali sono rimaste fino ad oggi. 

Del villaggio di minatori, si vedono ancora i reperti abbandonati: la lunghissima teleferica, una delle prime e più grandi del suo genere, per portare il materiale dalle miniere fino al porto di Moutsouna dove veniva imbarcato; i carrelli e le attrezzature, le case delle famiglie dei lavoratori e perfino la chiesetta che serviva alla comunità. 

La ruggine e il tempo hanno ormai consumato il ferro delle strutture e prima o poi tutto è destinato a crollare, per il momento è piacevole girovagare nel vecchio villaggio. 

Un luogo affascinante che accompagna la fantasia a ritrovare il ricordo di quel lavoro povero e faticoso e le sofferenze degli instancabili minatori.