lunedì 29 aprile 2024

Trieste

 martedì 30 aprile 2024 - Andar per Città

Tra le sue vie si respira un’atmosfera unica, da città di frontiera, crocevia di almeno tre culture: latina, slava e tedesca. Ha un suo gusto retrò, tra caffè letterari storici e monumenti del passato da città importante dell’Impero asburgico. È la meta ideale per chi ama luoghi ricchi di una storia complessa e travagliata, che ha stregato, ospitato, allevato scrittori e intellettuali. L’ambiente è multiculturale, di respiro internazionale. Un luogo da vivere almeno una volta nella vita.

Meta a cui è impossibile rinunciare, nasce come Piazza San Pietro, divenne poi Piazza Grande e, infine, Piazza Unità d’Ialia. Lo stile neoclassico e viennese dei suoi palazzi lascia sbalorditi. È una delle più grandi piazze d’Europa che si affacciano sul mare. Definita “il salotto di Trieste”  è il luogo dove si svolge la vita cittadina. Su di essa s’affacciano: Palazzo Stratti, gioiello neoclassico, che ospita al piano terra lo storico Caffè degli Specchi, inaugurato nel 1839; il palazzo del Municipio, con una monumentalità di grande effetto, sul corpo centrale si erge la torre dell’orologio, con due mori in bronzo, chiamati amichevolmente dai triestini, Micheze e Jacheze. Opposto al Palazzo del Governo, è il Palazzo della Regione, già sede della Lloyd Triestino di Navigazione, dal 1991 è sede degli uffici della presidenza e della giunta della Regione Friuli Venezia Giulia. Nella parte bassa della facciata si possono ammirare due fontane, presenti all’interno di nicchie: quella più vicina al mare rappresenta Venere, mentre l’altra, raffigura Teti, nella mitologia greca, la madre dei principali fiumi del mondo.

 
Da Piazza Unità d’Italia ci si addentra  in Cavana, uno dei quartieri che insieme a San Giusto e l’antico ghetto ebraico, formano la città vecchia.

È un quartiere completamente pedonale, composto da piccoli vicoli stretti e spesso ripidi, popolato di botteghe, caffè e ristoranti, dominato dalla piazza Cavana. Proseguendo dritto si giunge a Piazza Ortis quasi interamente occupata da un’enorme giardino dove si possono ammirare alberi pregiati, provenienti da paesi lontani, come ad esempio, il Ginkgo biloba di origine cinese.

Nella piazza, di fronte al giardino, si trova anche la Biblioteca Civica, di fronte ad essa, è stata collocata la statua dello scrittore Italo Svevo.

Situato in Piazza Barbacan si trova un arco addossato a una casa e dalla quale sembra letteralmente uscire. È l’Arco di Riccardo di oltre sette metri di altezza, per circa cinque di larghezza e due di profondità. Anticamente era una delle prime porte romane della città, costruita nel I sec. a.C. Secondo una leggenda popolare, l’Arco è legato alla figura di Riccardo Cuor di Leone che, una volta tornato dalla Terra Santa, sarebbe stato tenuto prigioniero proprio a Trieste.

 
Accanto alla Cattedrale, il Castello di San Giusto, fondato da Federico III d’Asburgo, nella seconda metà del 1400, che ospitava il capitano imperiale, con il compito di controllare il borgo cittadino. Vicino al Castello sono presenti resti della Basilica Romana, in particolare le colonne originali e due ricostruite fedelmente, rivestite con i materiali rinvenuti sul luogo.
Sulla stessa piazza: il Monumento ai caduti.
 

L’antico Teatro Romano, costruito dai romani, tra la fine del I secolo e l’inizio del II secolo d.C., poteva ospitare sulle sue gratinate, tra i 3500 e 6000 spettatori. Qui si poteva assistere a tragedie, commedie e, sembra, in seguito ai ritrovamenti di alcuni elmi, anche ai combattimenti tra gladiatori.
 
Uno dei quartieri più antichi e carichi di storia è il Borgo Teresiano, con la Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo, costruita in stile neoclassico,
caratterizzata da una massiccia facciata e sei alte colonne ioniche e il Canal Grande, navigabile e perpendicolare al lungomare, fatto costruire, dopo l’interramento delle saline per permettere alle merci di arrivare direttamente alle botteghe.
 

A pochissimi passi di distanza dalla Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo si trova il tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione, dal chiaro gusto bizantino, caratterizzato da una grande cupola azzurra e da quattro cupole più piccole ai lati.

 
Piazza della Borsa è una piazza dalla forma irregolare, che colpisce per il Palazzo della Borsa Vecchia (oggi sede della Camera di Commercio) la cui facciata principale si presenta come un tempio greco, in stile dorico, con quattro imponenti colonne. Nella piazza si trova anche la Fontana del Nettuno e una statua di Gabriele D’Annunzio. (D’Annunzio fu uno dei massimi rappresentante dell’irredentismo, il movimento politico-culturale, sviluppatosi a metà del 1800, tra gli Italiani in favore dell’estensione dei confini nazionali alle regioni che avevano una prevalenza di popolazione italiana, ma soggette, in particolare alla sovranità dell’Austria). 
 
 
La Sinagoga tempio israelitico è uno dei più grandi d'Europa; infatti, ai tempi della costruzione, la comunità istraelitica di Trieste contava oltre 5.000 membri e aveva un ruolo di grande rilievo nella vita economica e culturale di Trieste.

In Riva Tre Novembre 1, sorge il principale teatro di Trieste: Il Teatro lirico Giuseppe Verdi, costruito per iniziativa privata tra il 1798 e il 1801 con progetto originale di Giannantonio Selva, progettista anche della Fenice di Venezia. La facciata di Matteo Persch che si ispira alle linee del Teatro alla Scala di Milano è scandita da semicolonne ioniche e da un portico sostenuto da pilastri in pietra d’Istria dalle caratteristiche concrezioni fossili. Sulla sommità, Apollo e le Muse della Lirica e della Drammatica.



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