sabato 17 giugno 2017 - Sensi e Sensazioni
Appoggiato sull’isolotto di tufo di Megaride, risale alla metà del VII secolo a.C. quando i Cumani, di origine greco-euboica, fondarono Partenope sul retrostante Monte Echia. Durante la dominazione romana, sull’isolotto e sul Monte Echia, fu costruita la villa del patrizio Lucio Licinio Lucullo (I sec. a. C.). Durante il periodo medievale fu fortificato dagli stessi napoletani per far fronte alle invasioni barbariche e poi ricostruito nel periodo aragonese (1400). Divenne il teatro delle orge delle due regine Giovanna I e Giovanna II, le quali secondo la tradizione popolare avrebbero fatto buttare a mare i loro amanti occasionali.
L’origine del suo nome è legato ad una delle più fantasiose leggende napoletane, secondo la quale Virgilio, il grande poeta latino, vi avrebbe nascosto all’interno di una gabbia un uovo incantato, sistemato in una caraffa di vetro piena d’acqua e appesa nei sotterranei del castello. Si cominciò a credere che finché l’uovo non si fosse rotto, la città e il castello sarebbero stati protetti da ogni tipo di calamità.
Oggi si possono visitare le due torri, denominate Normandia e Maestra, i resti della Chiesa di San Salvatore e il grande terrazzo panoramico con i cannoni spagnoli rivolti verso la città.
Un luogo interessante dove archeologia, storia e leggenda si fondono insieme alla splendida cornice del Golfo.
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