martedì 11 agosto 2015 - Girovagando per la terra dei Celti
Questo luogo ha una incredibile carica spirituale e rappresenta un indelebile messaggio di pace per il mondo intero.
Tutto nacque dall'utilizzo - durante la seconda guerra mondiale - delle Orcadi come base della Marina Britannica. Era considerata la più sicura per lasciare ancorate le navi da guerra - sufficientemente lontana dalle forze Tedesche e da lì capace di intervenire sia sul fronte Atlantico che sui Balcani a seconda delle esigenze. Le isole dell'arcipelago formano un'ampia baia naturale - la Scapa Flow - protetta per buona parte del suo perimetro.
Per essere sicuri che nessun sommergibile tedesco riuscisse ad entrare nella Scapa Flow, durante la prima guerra mondiale tutte le aperture della baia sono state chiuse con rottami o con navi ormai a fine carriera. Tutte le aperture meno una - superpresidiata - che risultava quindi essere l'unica via di accesso per qualsiasi mezzo marino o sottomarino. Ma le cose non sono andate come previsto. Un sottomarino Tedesco - abilmente comandato da un tenente che approfittò di una alta marea eccezionale e di una piccola falla nelle protezioni - riuscì a penetrare nella Scapa Flow e ad affondare la nave da guerra Royal Oak e gli 800 uomini che erano a bordo.
Si prese quindi la decisione di rafforzare queste barriere depositando decine di migliaia di enormi blocchi di cemento. Questo progetto prese il nome di Barriere Churchill e fu realizzato grazie alla mano d'opera dei prigionieri di guerra catturati in Africa Settentrionale. Tra questi molti erano Italiani e vennero assegnati al campo di Lamb Holm.
I prigionieri chiesero (ed a fine 1943 ottenero) il permesso di poter costruire una cappella. I responsabili del campo misero a disposizione due piccoli hangar e consentirono l'uso di un po' di cemento e di tutto il materiale di scarto che riuscivano a recuperare. Il legno fu recuperato da una nave naufragata, tutto il resto fu acquistato direttamente dagli Italiani in autofinanziamento.
Grazie alle abilità artistiche di Domenico Chiocchetti, alla determinazione del gruppo e alla necessità di trovare un qualche svago, si ottenne l'incredibile risultato.
Fu così inaugurata la chiesetta di Lambholm, da tutti conosciuta come la Cappella Italiana.
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