domenica 1 giugno 2014 - Il mio Cammino
Da Santo Domingo a Granon
Sempre sul cammino, verso le 9,30, quando gli altri ci precedono di circa tre ore, ci rimettiamo in gioco per i sette chilometri che ci separano da Granon. Attraversiamo il Ponte de Santo Domingo y Ermita del sec. XVIII e XX e ci ritroviamo al palo dei 557 chilometri da Santiago, per nulla preoccupati, se non per il cielo plumbeo che ci fa rimpiangere il sole d’Italia. Sul cammino vengo a conoscere i papaveri da oppio e mi fanno veramente una bella impressione. Ormai fotografiamo di tutto. Una croce, Cruz de los Valientes, mi prende e la immortalo. Siamo a Granon, che nel medioevo era un paesino completamente cinto di mura con due monasteri e un ospizion per pellegrini, oggi un tranquillo borgo tipicamente jacobeo, con la chiesa di San Juan Bautista.
Stiamo cambiando regione: dalla Rioja passiamo alla Castilla Y Leon.
Usciti da Granon prendiamo per Redecilla del Camino, a circa un’oretta sul percorso. Si continua con leggeri saliscendi e si arriva all’Iglesia de Nuestra Senora de la Calle.
Viloria de la Rioja è il paese che ha visto nascere San domenico della strada e la chiesa parrocchiale contiene il romanico fonte battesimale coevo al Santo.
Ancora nove chilometri passando da Villamayor del Rio, che non giustifica alcuna fermata, e siamo a Belorado, sotto l’Iglesia de Santa Maria, con un notevole altar maggiore con la pala dedicata a Santiago Peregrino y Matamoros. Dietro la chiesa sono ancora visibili le grotte usate da eremiti in tempi antichi. . In centro la chiesa di San Nicola di Bari e San Pietro. C’era una specie di sagra e noi abbiamo assaggiato i churros.
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