sabato 25 luglio 2020

Recanati, città dell’infinito



domenica 26 luglio 2020 – Marche, da scoprire all’infinito


In provincia di Macerata e sulla cima di un colle, è noto per aver dato i natali al poeta Giacomo Leopardi.

Piazza Giacomo Leopardi è il centro artistico della città. Racchiusa tra una costa della Chiesa di San Domenico, gli eleganti portici del Palazzo Comunale, ricostruito interamente nel 1872 e l’antica Torre del Borgo. Al centro della piazza, ci osserva pensoso il busto di Giacomo Leopardi.

La Chiesa di San Domenico, esisteva già nel ‘200 ed era dedicata a Gregorio Magno. Successivamente, con la venuta dei padri domenicani, divenne chiesa e convento. All’interno, un affresco di Lorenzo Lotto, l’unico realizzato dall’artista nelle Marche. 

La Torre del Borgo è una torre ghibellina del XII secolo, che rappresenta il simbolo della fusione di Recanati in un unico comune dai precedenti castelli. È alta 36 metri e oggi ospita il Museo di Recanati.

Casa Leopardi: solo la biblioteca è aperta al pubblico mentre il resto dell’edificio è ancora abitato dagli eredi. Contiene più di 20.000 libri, patrimonio aumentato nel corso del tempo grazie agli acquisti da Monaldo Leopardi e sui quali lo stesso Giacomo, il fratello e la sorella studiarono per anni. La casa di Silvia, la famosa Silvia alla quale Giacomo dedicò la celeberrima poesia. In realtà, la dolce donzella si chiamava Teresa: Giacomo aveva brutti ricordi legati a questo nome e quindi decise di cambiarlo.

Sulla piazzuola del Sabato del Villaggio dove è stata ambientata l’omonima poesia, è imossibile non passarci perché sia Casa Leopardi e sia la casa di Silvia vi si affacciano. Poco distante c’è il Monte Tabor, un parco alberato dove Giacomo trascorse molta parte del suo tempo libero. Nel parco c’è un colle dove il poeta prese ispirazione forse alla più famosa poesia: L’Infinito. Il vero colle però è poco più in alto.

Non tanto lontano si trova la Chiesa di S. Agostino della fine del ‘200, con un bel portale in pietra d’Istria e ornamenti pregiati sul suo altare. Ma sopratutto da non perdere assolutamente il Chiostro. Da qui è visibile la Torre resa celebre dalla poesia del Passero Solitario! 

Proseguendo verso il Corso Persiani si incontra la piccola Chiesa di Sant’Anna

Sul corso principale, si innestano stradette minori e proprio in fondo a una di queste, inaspettatamente si incontra la bella e imponente Cattedrale di San Flaviano, costruita nel XIV secolo su una precedente chiesa. Entrando si rimane subito colpiti dal magnifico soffitto ligneo a cassettoni, che si estende per tutta la lunghezza della navata centrale.





























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