domenica 26 luglio 2020

Macerata, color pastello rosato

domenica 26 luglio 2020 – Marche, da scoprire all’infinito



La città si sviluppa su di un colle a 315 metri s.l.m. tra i due fiumi Potenza e Chienti e circondata da uno spettacolare mosaico di campagne coltivate come se fossero orti o giardini. 


Se l’Arena è il simbolo di Verona, Macerata risponde con lo Sferisterio, unico nel suo genere, un tempo destinato al gioco del pallone col bracciale, ora grazie alla sua ottima acustica ospita stagioni liriche di altissimo livello.


Le chiese a Macerata meritano una visita, a cominciare dalla cattedrale o Duomo di San Giuliano, dalla Chiesa di San Filippo o dalla Basilica della Misericordia, che è la più piccola basilica al mondo e progettata dal grande Vanvitelli.

In Piazza della Libertà, una piccola bomboniera che raccoglie tante attrazioni, fa bella mostra di sè la Loggia dei Mercanti, costruita nel XVI secolo, su due piani uguali, porticata nella parte inferiore e con loggia in quella superiore, commissionata da Alessandro Farnese futuro Papa Paolo III. Un elegante esempio di architettura cinquecentesca.

È piacevole fermarsi per qualche minuto a prendere un caffè e fare un tuffo nel Medioevo.

E poi la Torre Civica, con quell’aria un po’ romantica, uno dei simboli della vecchia città, con l’orologio planetario che si staglia sulla sua facciata. Alle ore 12 e alle 18 di ogni giorno il carosello dell’orologio, unico al mondo e da non perdere.

E poi camminare e perdersi tra i vicoli, che si snodano dolcemente da Piazza Mazzini.
















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